«Pellegrini di pace», un canto di speranza contro guerre, oppressioni e sofferenze

EVENTI. Il 24 febbraio l’auditorium del Seminario vescovile ospiterà un grande concerto per la solidarietà tra i popoli. Dai «Piccoli musici» di Casazza alla «Mediterranean Pop Orchestra». Interverranno il Vescovo Beschi e, da Gerusalemme, il Cardinale Pizzaballa.

In un momento storico doloroso e segnato da conflitti, Bergamo lancia un canto di speranza che raggiungerà tutto il Mediterraneo. Sabato 24 febbraio, alle 20.45 presso l’Auditorium del Seminario vescovile, si terrà infatti «Pellegrini di pace – da Bergamo al Mediterraneo, concerto nell’incontro di molteplici culture», un progetto che rappresenta il primo passo di un cammino che dalla città intende muoversi e diffondersi in tutto il Mediterraneo per promuovere il valore della pace e della solidarietà tra i popoli.

Il costruttore di ponti

«La prima tappa in Seminario – spiega don Gustavo Bergamelli, Rettore del Seminario di Bergamo – ci collega alla figura di Papa Giovanni XXIII, al quale è dedicato il nostro Seminario. Papa Giovanni fu un pellegrino di pace per tutta la sua vita: da cappellano militare nella Prima Guerra mondiale a Delegato Apostolico in Turchia e Bulgaria, da Nunzio a Parigi a Patriarca di Venezia, fino a diventare Sommo Pontefice e consegnare al mondo la grande enciclica “Pacem in terris”». «Papa Giovanni – sottolinea monsignor Giulio Dellavite, Delegato vescovile per le relazioni istituzionali e gli eventi diocesani – è diventato Pontefice, un costruttore di ponti. In suo nome, il concerto si collegherà con un ponte a un altro Patriarca bergamasco, il Cardinale Pizzaballa. L’attenzione della serata sarà quindi per la pace in Terra Santa, ma questo ponte di pace non vuole dimenticare tutti gli altri luoghi di guerra nel mondo. La data del concerto, il 24 febbraio, creerà un altro significativo ponte: Bergamo si unirà all’Ucraina nel secondo anniversario dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina».

Esibizione in due parti

La direzione artistica della serata, che verrà presentata da Laura Ghislandi e Luca Viscardi, è stata affidata al maestro Emanuele Beschi, ex direttore del Politecnico delle Arti di Bergamo e concertista di fama internazionale, e al maestro Bruno Santori, attuale direttore artistico della «Mediterranean Orchestra», con oltre 35 anni di esperienza professionale con orchestre di tutto il mondo. «Il concerto sarà suddiviso in due parti – spiega Beschi –. La priva vedrà protagonista il coro di voci bianche “I piccoli musici” di Casazza, che offriranno un momento di grande emozione. La seconda parte vedrà invece la partecipazione della band della Mediterranean Pop Orchestra, formata da una decina di musicisti provenienti da alcuni Paesi affacciati sul mare Mediterraneo, e del gruppo Daniel Sentacruz Ensemble, che chiuderanno con il loro brano più famoso: “Soleado”, nel 50esimo anniversario della pubblicazione». «Questo pezzo – prosegue Santori – è nato a Bergamo nel 1974 ed è diventato un successo internazionale, con circa 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo. È un brano formato da un solo vocalizzo e che quindi può essere eseguito da musicisti di varie nazionalità: un inno alla pace che abbatte qualsiasi confine».

Lirica e classica

La serata presenterà altre sorprese. In apertura, dopo il saluto di apertura del Rettore don Gustavo Bergamelli, ci sarà infatti il chitarrista Luca Colombo che eseguirà, in chiave pop, «Nessun Dorma», capolavoro dalla Turandot di Giacomo Puccini. A seguire il Coro «I piccoli musici» di Casazza, accompagnati da Martina Mora, Marcello Giolo, Beatrice Cattaneo, Ferdinando Mottinelli, Michele Lancellotti e Stefano Bertoli, incanterà il pubblico presente con un momento intimo e profondo: «I canti che verranno eseguiti – precisa il maestro Mario Mora,direttore del coro – fanno pensare alle sofferenze e alle oppressioni che tanti popoli subiscono ancora oggi. I testi poetici e le musica di questi brani irradiano tenerezza e consolazione. Sono parole piene di vita che incantano, emozionano e fanno vibrare le corde del cuore. Partiremo da Haendel, con una preghiera che invoca speranza, e, passando da Webber, Van der Merwe, Hadar e molti altri, arriveremo a Piovani e a un testo di Roberto Benigni che ci ricorda quanto la vita è bella».

Un viaggio di musica e solidarietà

Dopo l’intervallo, ci saranno gli interventi del Cardinale Pierbattista Pizzaballa (in collegamento da Gerusalemme), del Vescovo di Bergamo Francesco Beschi, che sarà presente in sala, e di Andrew Agius Muscat, segretario generale e co-fondatore Mediterranean Tourism Foundation. Nella seconda parte, i protagonisti saranno quindi gli artisti della Mediterranean Pop Orchestra: Stefania Martin (voce), Nabil Khemir (voce e chitarra Rayjam), Cesare Caretta (violino), Giacomo Tantillo (tromba), Alberto Orsi (chitarra), Giacomo Papetti (basso), Stefano Re (batteria), Giorgio Palombino (percussioni) e Simone Tercallo (tastiere). «La nostra cultura – aggiunge ancora Santori – viene dalla nostra religione, ed è quindi da qui, dal Seminario, che vogliamo partire. Al di là della fede di ciascuno di noi, dobbiamo portare la nostra cultura a confrontarsi con altri mondi, ad aprirsi, con la fortuna che già Papa Giovanni XXIII ha creato questo grande viaggio di pace». Il ricavato della serata, alla cui realizzazione ha lavorato anche Alessandro Invernici, contribuirà alla raccolta fondi a sostegno della missione del Cardinale Pizzaballa in Terra Santa e del Seminario vescovile di Bergamo.

Il sostegno di Sacbo

Sostenitore dell’iniziativa Sacbo Spa: «Ogni giorno, in aeroporto, accogliamo e accompagniamo una moltitudine di persone a mettersi in viaggio – spiega in una nota il presidente Giovanni Sanga –. Quello che qualche decennio addietro veniva considerato un “non luogo” è diventato una città in movimento, ha aperto il territorio al mondo, contribuendo a scoprire una dimensione nuova. In quest’ottica, siamo partecipi del concerto che vuole rappresentare l’incontro di molteplici culture».

Come partecipare

Per partecipare al concerto è necessario prenotare il proprio posto sul sito www.eventbrite.it oppure acquistare i biglietti, fino ad esaurimento posti, direttamente alla portineria del Seminario, aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17, oltre che la sera del concerto a partire dalle 20.

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