Saor Patrol, tuoni e tamburi di Scozia allo Spirito del Pianeta

PIARIO. La band sarà in concerto il 9 agosto negli spazi del festival dei popoli indigeni allestito presso l’Azienda Agricola Ol Pera. I cinque musicisti gaelici, attivi dal 1999, uniscono tradizione e strumenti contemporanei per creare atmosfere suggestive e di forte impatto.

Non c’è edizione de «La Spirito del Pianeta» che non preveda in cartellone almeno un concerto degli scozzesi Saor Patrol, quest’anno per via dello sdoppiamento della manifestazione Ven e compagni hanno suonato già a Casirate e ora si ripropongono in quel di Piario, il 9 agosto presso l’Azienda Agricola Ol Pera di via Sorgente (inizio ore 21.15; ingresso libero).

Performance di carattere

L’appuntamento con il folk celtico di questa storica band è dunque un classico che si ripete nel tempo, tanto che è legittimo sostenere che tra i cinque musicisti gaelici e il festival dei popoli indigeni ormai si sia instaurato una sorta di affinità elettiva, legata anche ai temi della salvaguardia delle minoranze culturali. Chi ha assistito almeno una volta a un’esibizione dei Saor Patrol sa che il loro non è un concerto qualsiasi, è una performance di grande carattere. Tamburi martellanti, cornamuse selvagge, chitarre elettriche suonano all’unisono e creano un clima ancestrale, a momenti davvero imperioso. Lo abbiamo già detto altre volte: qualcuno ha definito la band i «Motörhead del folk celtico», giusto per dare l’idea. Immaginatevi la potenza rock di Lemmy Kilmister e compagni, e pensatela in chiave celtico-rock. In vero questi scozzesi purosangue suonano del «tribal folk-rock» dalla forte caratterizzazione. La personalità non manca ai cinque componenti la band che, oltre a suonare, spesso e volentieri teatralizzano le canzoni.

Volti al cinema

Alcuni dei membri della band sono apparsi in molti film di successo come «Il Gladiatore», «Re Artù», «Robin Hood», «The Eagle», «Thor II», «Macbeth», giusto per citarne alcuni. Senza considerare che diversi pezzi prodotti e suonati dalla band sono finiti nelle colonne sonore di film come «Braveheart», «Il Gladiatore», «Robin Hood». Insomma, la vita dei singoli componenti non è per niente sedentaria, anche considerando il fatto che questo gruppo, da fiero paladino dell’indipendenza culturale scozzese, gira tutto il mondo in nome dell’associazione no-profit The Clanranald Trust for Scotland.

Canti di indipendenza

La band è attiva del 1999, si è formata a Kincardine, ha pubblicato 12 dischi in studio, 3 live e almeno 3 raccolte, l’ultima in ordine di tempo «The Clan’s Favourites», un doppio con i pezzi scelti dai fan. In gaelico il nome del gruppo sta a dire «guardia della libertà». Concetto che la band porta avanti anche nell’azione musicale tesa a difendere il patrimonio culturale del Paese d’appartenenza. Non a caso i Saor Patrol sono specializzati nell’interpretazione di canzoni che rivendicano l’indipendenza della Scozia. Tutti i brani sono strumentali: che siano ballate, reels o battle songs. La musica è partita dalla tradizione e dal folk per sperimentare una forma che oggi viene definita da più parti «Scottish Medieval Rock». Sul palco con i Saor Patrol salgono anche le danzatrici Becca e Carys che da tempo, con apposite coreografie, danno ulteriore espressione allo spettacolo.

Il nuovo album

Il gruppo sta lavorando a un nuovo disco che proprio nelle due date del festival etnico tribale trovano una prima espressione live. Durante i concerti vengono suonati, registrati e filmati brani inediti che poi verranno pubblicati ufficialmente, montati in videoclip. Questo sottolinea ancora una volta una volta il forte legame della band scozzese con la manifestazione.

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