
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Domenica 05 Ottobre 2025
Sul Sentierone 48 scuole danno spettacolo con la scienza
LA MANIFESTAZIONE. Molto partecipata la nuova edizione di «La scuola in piazza» che si è tenuta il 4 e 5 ottobre. Tanti stand con esperimenti e osservazioni: dalla vita delle api alla fisica delle bolle di sapone passando per costruzioni e cacao «meravigliao».
«Vuoi venire a costruire oggetti con noi?» . Così, con l’entusiasmo semplice e contagioso di un ragazzino, molti passanti sono stati accolti il weekend appena trascorso sul Sentierone di Bergamo. Un invito che riassume perfettamente lo spirito de «La Scuola in Piazza», la fiera scientifica «su strada» di BergamoScienza che ogni anno trasforma il centro città in un grande laboratorio a cielo aperto. L’edizione 2025, che si è conclusa il 5 ottobre, ha confermato il successo di una formula capace di unire la curiosità dei più piccoli alla passione dei grandi.
Microscopi e robot

(Foto di Beppe Bedolis)
Per due giorni, il Sentierone si è riempito di colori, esperimenti, exhibit interattivi e scoperte scientifiche che hanno attirato centinaia di visitatori. Famiglie, studenti, insegnanti e cittadini hanno potuto sperimentare il piacere di «fare scienza» tra microscopi, robot, reazioni chimiche e bolle di sapone. Frutto della collaborazione tra la Fondazione BergamoScienza e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, la manifestazione ha visto la partecipazione di 48 istituti scolastici di ogni ordine e grado, insieme a realtà partner come Fondazione Dalmine Ets e l’Università degli Studi di Bergamo. Come da tradizione, «La Scuola in Piazza» si è rivelata una delle iniziative più attese del festival scientifico e anche quest’anno ha stupito per la varietà e la qualità delle proposte.
Musica e creatività
Tra i tanti, l’Iis Rigoni Stern ha raccontato al pubblico il ciclo di vita delle api, il Liceo Musicale Paolina Secco Suardo ha riempito l’aria di note con una performance dal vivo, mentre l’Isis Mamoli ha portato i visitatori dentro i micromondi dell’acqua osservati al microscopio. L’Itis Paleocapa ha mostrato le meraviglie della realtà aumentata, l’Isis Natta ha fatto divertire con le magie delle bolle di sapone, l’Istituto Comprensivo Mazzi ha coinvolto bambini e adulti con i suoi laboratori di robotica. E ancora, l’Abf di San Bartolomeo ha affascinato con gli «echi del legno», mentre l’Abf di Bergamo ha conquistato tutti con «Cacao meravigliao», esperimento goloso e irresistibile. Dietro ogni stand, mesi di lavoro e preparazione. Idee nate tra i banchi di scuola e trasformate, con l’aiuto degli insegnanti, in attività concrete e coinvolgenti. È questo il cuore dell’iniziativa: portare in piazza l’intelligenza, la creatività e la passione delle scuole del territorio.
«Vere eccellenze»

(Foto di Beppe Bedolis)
«Meglio di così non si poteva sperare — ha commentato Raffaella Ravasio, tra i soci fondatori di BergamoScienza e oggi presidente della commissione scuola della Fondazione durante la manifestazione —. Le scuole sono sempre più interessate e i ragazzi sempre più bravi nel comunicare al cittadino comune le loro esperienze scientifiche. Non è un open day, ma un modo per far vedere cosa si fa nelle nostre scuole, che hanno vere eccellenze. Nella scuola si forma il nostro futuro, ed è fondamentale che tutti i cittadini la sostengano». Dal 2009 fino all’anno scorso, oltre 360 scuole hanno partecipato a «La Scuola in Piazza» e 720 istituti sono stati coinvolti nelle attività. Un percorso di crescita continua, che testimonia come la didattica scientifica possa essere viva, partecipata e legata al territorio.
La monoposto elettrica da corsa
Domenica 5 ottobre è stato anche presentato, in un evento dedicato alla ricerca scientifica sui trasporti green patrocinato da Luca Perri della Fondazione BergamoScienza, la monoposto elettrica da corsa dell’ateneo bergamasco e il prototipo da record dell’Università di Genova, presentato dopo la Energy Boat Challenge 2025. Un modo per toccare con mano il futuro della velocità e della sostenibilità.
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