Sul Sentierone la mostra «Brainart»

Malattie neurodegenerative Dal 26 maggio al primo giugno verranno esposti 12 pannelli dedicati alla cura delle patologie dementigene tra arte e tecnologie.

Dal 26 maggio al primo giugno il Sentierone ospiterà la tappa bergamasca della mostra «Brainart: le nuove frontiere di un approccio artistico creativo e tecnologico multimediale nella cura delle persone con patologie dementigene» che ha già «percorso» le piazze di Milano, Lecco e Monza con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sulle malattie neurodegenerative. All’inaugurazione di venerdì 27 maggio alle ore 11.30 sul Sentierone parteciperanno l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina, il direttore socio sanitario Ats Brianza, Antonio Colaianni, il presidente del Crams di Lecco capofila del progetto Angelo Riva, e il direttore generale Ats Bergamo, Massimo Giupponi.

L’arte al servizio della medicina

La mostra è parte di un progetto promosso dal programma europeo Interreg Italia-Svizzera (programma di cooperazione transfrontaliera tra i due Paesi) in collaborazione con il Crams di Lecco (Centro Ricerca Arte Musica Spettacolo) e Regione Lombardia, che, grazie alla partecipazione di Need Institute di Milano, Ats Brianza, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Nazionale Vincenzo Vela di Ligornetto e Fondazione Pro Senectute, sta lavorando dal 2018 affinché l’arte possa essere un mezzo per l’umanizzazione della medicina e per una trasformazione sociale responsabile.

Nuove metodologie di riabilitazione

Sul Sentierone verranno esposti 12 pannelli, ideati in collaborazione con Juan Sandoval di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e dal fotografo Damiano Andreotti, che mettono in luce proprio la filosofia di questa sperimentazione che pone la tecnologia e l’arte quali strumenti protagonisti di una nuova metodologia di riabilitazione, stimolazione e mantenimento delle capacità cognitive, centrali per favorire la comunicazione tra pazienti, familiari e caregiver e abbattere lo stigma sociale che talvolta affligge e isola le persone affette da demenza.

«Si stima che a Bergamo siano 3.000 le persone affette da demenza, su un totale di circa 30.000 over 65, e 5.000 sul nostro territorio i pazienti con Alzheimer»

«Si stima che a Bergamo siano 3.000 le persone affette da demenza, su un totale di circa 30.000 over 65, e 5.000 sul nostro territorio i pazienti con Alzheimer, la causa più frequente di demenza -spiega l’assessore Messina - Sono dati che danno il senso di quanto il tema sia di assoluto rilievo sul piano sanitario, ma soprattutto su quello sociale visto che la vita delle persone con demenza cambia non solo per gli effetti legati alla malattia, ma anche le

relazioni interpersonali e l’impegno delle famiglie.Per queste ragioni il Comune di Bergamo ha aderito di recente alla rete “Dementia Friendly Community” e, conseguentemente avviato il progetto sperimentale “Bergamo Città Amica delle Persone con Demenza”, con lo scopo proprio di perseguire un processo di cambiamento sociale per sconfiggere il pregiudizio e creare una rete di cittadini consapevoli e capaci di relazionarsi con la persona affetta da demenza e con la sua famiglia facendoli sentire parte integrante della loro comunità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA