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Venerdì 19 Dicembre 2025
Tarocchi, all’Accademia Carrara un intreccio di storia e arte
LA MOSTRA. Dal 27 febbraio al 2 giugno il museo offrirà una narrazione lunga sette secoli su «Origini, carte e fortuna». Si partirà dallo storico mazzo Colleoni, opera del pittore Bonifacio Bembo nel ’400 per giungere alla creatività contemporanea.
Tutta la magica saga dei tarocchi, dal lusso delle corti rinascimentali alla creatività contemporanea. Si avvicina in Accademia Carrara l’appuntamento con un progetto molto atteso, quello con la mostra «Tarocchi. Le origini, le carte, la fortuna» che, dal 27 febbraio al 2 giugno, comporrà in museo una narrazione lunga sette secoli, la più ampia realizzata fino ad oggi, intorno al mondo del più celebre gioco di carte. Punto di partenza di questo viaggio espositivo, curato da Paolo Plebani, è l’eccezionale riunione, dopo oltre un secolo, delle 74 carte del cosiddetto mazzo Colleoni, il più completo al mondo ma smembrato agli inizi del Novecento tra l’Accademia Carrara, The Morgan Library di New York e la collezione privata di una famiglia di Bergamo.
Un «Trionfo» speciale
Il mazzo fu realizzato alla metà del Quattrocento dal cremonese Bonifacio Bembo – principale pittore tardogotico del ducato di Milano e titolare con i fratelli di una caleidoscopica bottega, al servizio dei duchi Visconti e poi Sforza, che nell’esecuzione dei «Trionfi», come si chiamavano all’epoca queste carte, raggiunse una vera e propria eccellenza – e per una piccola parte da Antonio Cicognara. Oggi, il mazzo Colleoni è lo straordinario affresco – artistico e ludico - di un’epoca. I tarocchi, allora, erano esclusivamente un gioco simbolico di carte (di cui le regole restano ad oggi ignote) e solo nel XVIII secolo, ormai diffusi come svago popolare, si caricheranno di significati profetici e divinatori. Gli antichi tarocchi ci restituiscono, quindi, una «fotografia» eccezionale della vita di corte, delle ricche dimore, dell’otium dei signori, della moda e del modello cortese, esibendo tuttavia una raffinatezza esecutiva e una preziosità di materiali – come la profusione di oro e di argento – che le assimilano più alle raffinate pagine miniate o ai manufatti di oreficeria che a delle semplici carte da gioco. Dei tarocchi, la mostra in Carrara approfondirà la storia, la committenza, gli artisti, la fortuna, le ispirazioni e, anche alla luce delle recenti indagini scientifiche, anche le tecniche. Senza dimenticare che queste carte raggiungeranno l’apice della loro fortuna proprio nel Novecento, documentato in mostra dalle opere di artisti surrealisti come Victor Brauner, e che continuano ad affascinare anche la creatività contemporanea, come emerge dalle testimonianze di Irving Penn, di Niki de Saint Phalle e di Leonora Carrington.
Prestiti internazionali
Per offrire una panoramica così ampia, la mostra della Carrara - realizzata in collaborazione con The Morgan Library di New York che la ospiterà dopo la tappa bergamasca – conta su prestigiosi prestiti nazionali e internazionali, da istituzioni e musei come Bibliothèque National de France di Parigi, Beinecke Rare Book and Manuscript Library della Yale University, Biblioteca Nazionale di Firenze. E ancora, The Metropolitan Museum di New York, National Gallery of Art di Washington, Kunsthistorisches Museum di Vienna, Castello Sforzesco e Pinacoteca di Brera, Museo di Capodimonte, Galleria Sabauda di Torino, Pinacoteca nazionale di Siena e, per la sezione di arte contemporanea, Peggy Guggenheim Collection di Venezia e Niki Charitable art Foundation. Ad affiancare l’esposizione saranno un ricco ciclo di incontri di approfondimento, progetti paralleli e attività didattiche, che indagheranno l’importanza dei tarocchi anche in altri ambiti della creatività, dalla letteratura al cinema, dalla moda alla musica.
Un biglietto per 5 mostre
E fino al 25 dicembre si può approfittare della bella opportunità dell’unica prevendita «5 mostre e un museo», che consente di acquistare– e magari regalare – un biglietto speciale a 20 euro, per visitare entro il 6 gennaio le esposizioni «Arte e Natura: Pittura su pietra tra Cinque e Seicento», «Arte e Natura Kids» e «Orti Tintori» di Paolo Chiasera, oltre al percorso «Colleoni 550» e alla visita alla collezione permanente di Accademia Carrara, per poi ritornare dal 27 febbraio per accedere, presentando il medesimo biglietto, all’appuntamento di «Tarocchi» (info e prevendita su ticketlandia.com).
Ingresso gratuito fino al 31 dicembre
In attesa della nuova mostra, anche quest’anno fino al 31 dicembre, per tutti i residenti nei 242 comuni della provincia di Bergamo, l’ingresso in Accademia Carrara è gratuito grazie al sostegno di Provincia di Bergamo, SACBO (Milan Bergamo Airport), Sinergia e Humanitas Gavazzeni e Castelli.
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