
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Lunedì 22 Settembre 2025
Teatro e cinema del Sacro, racconti di fede che illuminano
SETTIMA EDIZIONE. Dal 4 ottobre, la rassegna si articola in sei proposte in città – due pellicole cinematografiche e quattro spettacoli – e dieci proposte in provincia – sei film e quattro spettacoli teatrali. Inaugura il San Francesco di Ascanio Celestini.

Riparte il 4 ottobre la rassegna «Teatro e Cinema del Sacro», un progetto culturale promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo e dagli Uffici del Vicariato Pastorale (Ufficio per l’Età Evolutiva, Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica, Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali, Ufficio per la Pastorale delle Persone con Disabilità, Ufficio per la Pastorale Scolastica, Ufficio per la Pastorale della Famiglia e degli Anziani e Centro Missionario Diocesano) e organizzato dagli Istituti Culturali Diocesani tra cui, in particolare, la Fondazione Adriano Bernareggi e Acec-Sas con il supporto specialistico di deSidera.
L’ispirazione del progetto nasce dall’osservazione di come il teatro e il cinema contemporaneo esplorino la dimensione interiore dell’uomo. È sorprendente vedere come queste arti utilizzino il loro particolare linguaggio per indagare le domande profonde che si pongono gli uomini e le donne di oggi. Questa ricognizione si traduce in spettacoli teatrali e film che trasmettono con sincerità e passione messaggi carichi di significato e speranza.
Eventi gratuiti
Giunta alla sua settima edizione, la rassegna torna ad accompagnare il pubblico nella ricerca di senso e nel cammino di fede, scandagliando il tema del «Sacro» attraverso i linguaggi del cinema e del teatro. Uno degli scopi dell’iniziativa è offrire un sostegno alle Comunità, presentando un palinsesto di eventi gratuiti (ad eccezione dello spettacolo «Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato», del film «Nottefonda» e dello spettacolo «La Bellezza infonde gioia»). In ogni sala, sarà possibile lasciare un’offerta libera, a supporto dell’elevata qualità artistica che la rassegna garantisce ogni anno. Ciascuna serata fornisce spunti tematici di riflessione e di dialogo con immagini, musica e parole, andando ad arricchire la programmazione annuale dell’anno pastorale. Animatori ed ospiti esperti di vari ambiti aiuteranno il pubblico nell’interpretazione delle tematiche più specifiche, costruendo nuovi sentieri di senso per una condivisione corale di saperi ed esperienze.
Parrocchie e scuole
Una novità rispetto alla scorsa edizione sarà il coinvolgimento di altre parrocchie, quali Torre Boldone e S. Paolo Apostolo a Bergamo, rispettando così l’impegno di dare la possibilità a tutte le Sale della Comunità di poter partecipare alla rassegna. Come ogni anno, visto il riscontro positivo, l’iniziativa si rivolge anche a un pubblico giovanissimo, riservando uno spettacolo ai bambini di IV e V elementare delle scuole dell’Opera S. Alessandro e delle altre scuole paritarie della Città.
Le collaborazioni
Viene rinnovata, inoltre, la collaborazione con il Festival Internazionale «Sacrae Scenae» di Ardesio, inserendo nel palinsesto il film «Padre Pio – Tornerò tra cent’anni» di Luigi Ferraiuolo, vincitore del concorso nel 2024. Come per la scorsa edizione, continua la proficua collaborazione con il Centro Missionario Diocesano, con la proiezione del docufilm «Al mal tiempo buena cara» (far buon viso a cattivo gioco) di Davide Cavalleri e dedicato alla missione diocesana a Cuba; e con l’Ufficio per la Pastorale delle Persone con Disabilità attraverso la messa in scena dello spettacolo Lo spirito di stella. Questa settima edizione, inoltre, è caratterizza da una speciale collaborazione: lo spettacolo teatrale che apre la rassegna – «Rumba. L’Asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato» – è organizzato in sinergia con Acli Bergamo, a testimonianza della volontà che la rassegna sia occasione per la costruzione di proficui e fecondi legami.
Il programma
La rassegna avrà inizio il 4 ottobre e si svolgerà a novembre e dicembre con sei proposte in città – due pellicole cinematografiche e quattro spettacoli teatrali – e dieci proposte in provincia – sei proiezioni cinematografiche e quattro spettacoli teatrali. La Rassegna Cinema (ingresso a pagamento a 3 euro, inizio ore 20.45) inizia martedì 7 ottobre al Cinema teatro del Borgo, in città, con «Nottefonda» in dialogo con il regista Giuseppe Miale Di Mauro. La storia è quella di Ciro, un uomo allo sbando dopo la perdita della moglie. Vuole trovare chi l’ha investita e uccisa sulla strada di notte. Ogni notte. In questa ricerca ha perduto sé stesso, il senso del tempo e la possibilità di far vivere una vita normale al figlio Luigi, tredicenne.
Dalle missioni a padre Pio
Si prosegue giovedì 16 ottobre all’auditorium Sala Gamma di Torre Boldone con «Una barca in giardino», un film d’animazione di Jean-François Laguionie. Durante la serata è previsto il dialogo con Diana Cardani, del coordinamento generale Bergamo Film Meeting Onlus. Proiezione speciale per l’ottobre missionario giovedì 23 ottobre nella Sala Eden di Stezzano dove verrà presentato «Al mal tiempo buena cara» (far buon viso a cattivo gioco): il docufilm di Davide Cavalleri, che racconta la cooperazione missionaria tra la Chiesa di Bergamo e la Chiesa di Guantanamo – Baracoa (Cuba) che offrirà di conoscere l’opera del Centro Missionario Diocesano. Martedì 4 novembre al Cinema Trieste di Zogno, sarà la volta di «Sotto le foglie» di François Ozon. Le ospiti sono Daniela Erutti, pedagogista, e Serena Pezzotta, psicologa, collaboratrici dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia e degli Anziani. Il 7 novembre al Cineteatro Nuovo di Chiuduno verrà proiettato «Here» di Robert Zemeckis, abbinato al dialogo con Maurizio Bonin, insegnante di religione. Il 13 novembre al Cinema Teatro Lottagono, in città, si proietterà «Padre Pio - Tornerò tra cent’anni», docufilm di Luigi Ferraiuolo, vincitore del festival Sacrae Scenae. Sarà presentato in dialogo con Fra Claudio Todeschini, assistente spirituale dei gruppi di preghiera di Padre Pio per la Diocesi di Bergamo.
Giustizia riparatoria
Martedì 18 novembre alle 20.45, al Cinema Sorriso, di Gorle è in programma «Una donna chiamata Maixabel», un film di Icíar Bollaín. Interverrà Roberta Ribon, avvocato penalista del Foro di Bergamo. La trama ci porta al 29 luglio 2000 quando il socialista spagnolo Juan María Jáuregui viene ucciso dal gruppo basco Eta. Undici anni dopo sua moglie Maixabel Lasa, che dirige l’Ufficio per le vittime del terrorismo, accoglie con favore l’iniziativa degli incontri con uno degli assassini e accetta la richiesta di incontrarlo in prigione, nel tentativo di trovare una sorta di giustizia riparatoria. Giovedì 11 dicembre alle 20.45, al Cineteatro Don Bosco di Bolgare sarà presentato «Noi e loro», di Delphine e Muriel Coulin. La storia di un padre alle prese con un figlio che si interessa alle idee di estrema destra, mettendo a dura prova i legami familiari. L’opera viene commentata da Daniela Erutti, pedagogista, e Serena Pezzotta, psicologa, collaboratrici dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia e degli Anziani.
San Francesco e il quarto re Mago
Il sipario si alza il 4 ottobre al Cineteatro Colognola con «Rumba - l’’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato». Uno spettacolo teatrale di e con Ascanio Celestini della Produzione Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma, Teatro Carcano. In scena c’è Ascanio Celestini che racconta e Gianluca Casadei che suona per rappresentare la storia di un uomo controcorrente che, pur essendo ricco, scelse non solo di essere povero, ma di farsi servo dei poveri. Lo spettacolo è promosso in collaborazione con Molte Fedi. Per prenotazioni: www.moltefedi.it Martedì 14 ottobre nella Sala della Comunità di Bottanuco va in scena «A rtaban. La leggenda del quarto re Mago», uno spettacolo con testi di Antonio Catalano, riletto dal narratore Claudio Zanotto Contino, Mago con l’Asina. «Quattro erano i tre Re Magi», recita un’antica formula. E allora perché il quarto ha mancato l’appuntamento con gli altri a Betlemme, per adorare il Bambinello? La risposta nel dolce racconto di Antonio Catalano. Martedì 28 ottobre al Teatro Giovanni XXIII, a Sotto il Monte verrà rappresentato «Due uomini. Roncalli e Montini alla prova del tempo». Uno spettacolo teatrale di Luca Doninelli, con Mino Francesco Manni, nato da una produzione deSidera Teatro/Teatro de Gli Incamminati. Questa storia comincia con Papa Giovanni XXIII, per passare alle speranze di un mondo nuovo che sembrava affacciarsi negli anni Sessanta, fino alle tragiche dinamiche che queste speranze scatenarono, le guerre, il terrorismo, il caso Moro, fino all’urlo di Papa Paolo VI, indimenticabile (“Uomini delle Brigate Rosse!”), per concludersi con un epilogo inimmaginabile.
Resistenza e martirio
Martedì 11 novembre al Teatro alle Grazie, in città sarà la volta di «Là dove finisce il buio» uno spettacolo teatrale di Marialuisa Miraglia, con Stefano Panzeri, musiche originali dal vivo Simone Riva. La vicenda ci porta al dicembre 1943, Bergamo nella cella di un carcere dove c’è un uomo inginocchiato. È don Bepo Vavassori, che dà vita a un monologo che è insieme diario e preghiera. In una cella vicina, invisibile, è rinchiuso l’amico don Antonio Seghezzi, arrestato per aver dato aiuto ai giovani renitenti alla leva. Una storia di fede e amicizia che si intreccia con quella di altri protagonisti della Resistenza bergamasca. Venerdì 21 novembre al Cineteatro Cagnola di Urgnano va in scena «Notizie buone da Tibhirine» del Teatro Minimo, con Giovanni Soldani, scritto e diretto da Umberto Zanoletti. Si intrecciano le storie di Jacques, giornalista appassionato, e dei 7 monaci trappisti uccisi in Algeria nel 1996.
L’arte e la tenacia
Il 28 novembre si terrà il debutto nazionale di «La bellezza infonde la gioia» (alle 16, 18 e 20.45) nell’Aula Picta della Curia Vescovile, davanti alla pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto. Lo spettacolo di e con Lucilla Giagnoni, con la collaborazione di Maria Grazia Panigada, è una produzione Fondazione Adriano Bernareggi. In occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità il 3 3 dicembre al Cineteatro San Filippo Neri di Nembro viene messo in scena «Lo spirito di stella» uno spettacolo teatrale con Matteo Bonanni, regia Matteo Riva. In scena la straordinaria storia di Andrea Stella, velista disabile. La bellezza fatta di incontri e di tenacia è il seme di questo spettacolo, capace di far ridere e far piangere. Infine venerdì 12 dicembre è previsto uno spettacolo riservato alle scuole alle 11 nell’auditorium dell’Opera di S. Alessandro intitolato «Natale a suon di hip hop» di Monica Mattioli, con Massimo Prandelli. Piccoli racconti sul tema del Natale, tra gag e giochi teatrali,con musica hip hop e classici natalizi rielaborati.
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