Teatro Donizetti, costumi di scena e arredi vintage in vendita a Cavernago - Foto e video

La curiosità L’appuntamento è al deposito del Teatro, che si trova Cavernago, in via Romanino 43, da venerdì 8 luglio a domenica 10 luglio. Un successo la prima giornata di acquisti.

La Fondazione Teatro Donizetti mette in vendita arredi vintage e costumi di scena delle passate produzioni. L’appuntamento è al deposito del Teatro Donizietti, che si trova Cavernago, in via Romanino 43, da venerdì 8 luglio a domenica 10 luglio (orari: 10 - 13.30, 14 - 17.30). Nella prima giornata di vendita l’idea di «portarsi a casa» qualcosa del prestigioso teatro cittadino ha attirato la curiosità di molti. «Molti chiedevano i cappelli - hanno raccontato le addette alla vendita della Fondazione – per lo più volevano costumi di opere liriche. La più gettonata? Lucia di Lammermoor», che però non c’era.

Tra i costumi donizettiani c’erano quelli riccamente ornati di «Gemma di Vergy» o di «Favorite». Gli oggetti vanno da 5 a 200 euro, ad eccezione del lampadario in ferro battuto che stava nella Sala Matrimoni: per questo ci vogliono 2 mila euro, ma si tratta di un pezzo unico, di inizio Novecento, se non anche prima, spiegano gli addetti.

Donizetti Vintage, la vendita a Cavernago. Video di Bernardino Zappa

«Siamo molto lieti che anche questa iniziativa, dopo la vendita nel 2017 delle poltroncine della platea andate letteralmente a ruba, stia avendo successo. Anche questo - commenta Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti - è un segno tangibile dell’affetto dei bergamaschi verso il Teatro Donizetti».

Donizetti Vintage, la vendita a Cavernago. Video di Bernardino Zappa

«I nostri magazzini – prosegue Boffelli – custodiscono arredamenti e costumi di scena non più utilizzabili ed è quindi bello che tale patrimonio possa avere una seconda vita entrando nelle case di chi saprà apprezzarne il valore, anche solo simbolico. Anche con la nuova rassegna di concerti estivi che si sta svolgendo nel Ridotto del Teatro Donizetti dimostra che il teatro vuole essere sempre al centro della vita culturale di Bergamo e dei cittadini».

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