Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 18 Dicembre 2025
Trent’anni senza il maestro Gavazzeni, il ricordo rivive in musica e parole
MEMORIE. Una rete di istituzioni collabora per rendere omaggio al direttore d’orchestra, compositore e scrittore scomparso nel 1996. La sua opera sarà al centro di concerti, lezioni, conferenze e una mostra.
Tutti per uno, uno per tutti. Con «A Gianandrea Gavazzeni, la musica, il gesto, la memoria 1996-2026» si presenta una serie di iniziative dedicate al grande Maestro bergamasco a trent’anni dalla scomparsa. Comune di Bergamo, Fondazione Teatro Donizetti, Donizetti O pera Festival, Fondazione Vittorio Polli Anna Maria Stoppani e Festival Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia hanno presentato ieri mattina le iniziative - dal 31 gennaio al 29 maggio 2026 - in omaggio al grande musicista conterraneo.
Grande capacità divulgativa
Una «rete» come l’hanno definita a più voci i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, tutte collegate più o meno direttamente con la grande bacchetta. Il vicesindaco e assessore alla Cultura Sergio Gandi ha posto l’accento sul carattere di uomo di cultura e autenticamente divulgativo, oltre che un protagonista della Renaissance Donizettiana fin dagli anni Quaranta, sia come direttore d’orchestra che come letterato e scrittore: «Le iniziative valorizzeranno il patrimonio riconducibile a Gavazzeni».
Conversazioni musicali
Il «palinsesto», come lo chiama Luca Loglio, direttore della Biblioteca Musicale Victor de Sabata e Aldo Ceccato, prevede sei concerti e tre conferenze, mentre due sono i concerti sinfonici specificamente dedicati a Gavazzeni dal Festival Pianistico nella 63ª edizione da poco presentata al pubblico. Conferenze e concerti – a cura di Aldo Ceccato e Luca Loglio – prenderanno il via sabato 31 gennaio (alle 16) presso la storica Sala Riccardi del Teatro Donizetti, con un «Ricordo del Maestro» a più voci che ripercorrerà i tratti essenziali: interverranno Carlo Fontana, già sovrintendente del Teatro alla Scala, con cui Gavazzeni trascorse molti anni scaligeri; il «collega di podio» Aldo Ceccato; il nipote Giovanni Gavazzeni, musicologo e giornalista, e Federico Fornoni, docente all’Università di Bergamo. A seguire, alle 17, è in programma il primo dei sei «Concerti-Conversazione», aperti al pubblico, che la mattina (alle 10) sono proposti in forma di «Concerti-Lezione» agli studenti del Conservatorio Gaetano Donizetti, in collaborazione con il Politecnico delle Arti di Bergamo. Gli interpreti introdurranno i brani, favorendo un ascolto attivo e una comprensione del repertorio.
Interpreti e repertorio
«Il programma – prosegue Luca Loglio – non vuole essere né esclusivamente celebrativo o commemorativo, ma un’occasione vivificante dell’eredità musicale e culturale di Gavazzeni, capace di attraversare i molti aspetti della sua personalità, parlare a pubblici diversi e generare crescita culturale». Il concerto inaugurale di gennaio con il Marangoni’s Quartet (flauto violino, cello e piano) propone un percorso tra epoche, generi e stili, con un finale unito nel «Minuetto di Bach per violino, violoncello, flauto e pianoforte». Sabato 28 febbraio (sempre alle 17) è di scena il Duo Marco Vincenzi- Mara Luzzato (piano - flauto), dedicato al primo Ottocento e a Gaetano Donizetti. Il terzo appuntamento, sabato 14 marzo, vede al centro la pianista (e direttrice d’orchestra) Vanessa Benelli Mosell, impegnata in un recital dedicato a Chopin. Sabato 18 aprile il Duo pianistico Michele Campanella-Monica Leone con due capolavori a quattro mani di Schubert. Sabato 16 maggio il Duo Gabriele e Federica Bortoluzzi (violino - piano) tra simbolismo francese, tardo-romanticismo e repertorio italiano. Infine sabato 23 maggio Costanza Principe proporrà un recital interamente dedicato a Robert Schumann (biglietti: intero 15 - 10 euro).
Talenti e musicoterapia
Il festival Pianistico propone due concerti sinfonici, seconda parte del progetto «Vite Parallele» sostenuto da Fondazione Cariplo. Sabato 16 maggio al Teatro Sociale (alle 20.30) la Sinfonia Varsovia, orchestra con cui Gavazzeni si esibì al Teatro Donizetti nel 1991, vedrà al debutto nel festival della giovane pianista cinese Sophia Liu (classe 2008) sotto la direzione di Pier Carlo Orizio (biglietti da 35, 25 e 15 euro). Venerdì 29 maggio al Teatro Donizetti, sempre alle 20.30, verrà ricordato il maestro attraverso la sua musica, «Cinquandò», affidata all’Orchestra La Nota in più guidata da Silvia Gazzola e Federica Poletti: un organico cresciuto all’interno di un progetto di musicoterapia orchestrale per bambini e giovani con autismo e disabilità cognitiva. È un esempio virtuoso di come la pratica orchestrale possa diventare strumento di crescita, socialità e partecipazione (biglietti da 40, 30, 25, e 15 euro).
Un intellettuale a tutto tondo
Per Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti, la proposta rappresenta bene lo «sforzo delle principali forze culturali di collaborare condividere spazi e iniziative, via attraverso cui evidenziare capacità e voglia di organizzare e fare». Daniela Gennaro Guadalupi, presidente del festival Pianistico, sottolinea «l’importanza di avvicinare i giovani e le scuole per omaggiare una figura storica e iconica nella vita cittadina così importante». Quindi ha donato il libro «Mussorgskij e la musica russa dell’800» di Gavazzeni alla biblioteca Ceccato De Sabata per le mani di Luca Loglio. Massimo Boffelli, direttore generale del Teatro, ha sottolineato l’entusiasmo con cui si è condivisa l’iniziativa. A distanza, dall’aeroporto di Madrid, bloccato da sciopero, il direttore artistico del Festival DO Riccardo Frizza ha ricordato la figura di «direttore d’orchestra e intellettuale a tutto tondo di Gavazzeni, artista e uomo di pensiero: lo vidi con la “Rondine” nel 1994 e fu illuminazione». Altre due conferenze sono in programma il 7 marzo («Gavazzeni interprete di Gavazzeni») e sabato 11 aprile presso il Palazzo Polli Stoppani («Gavazzeni scrittore»).
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