Un giallo ironico e spassoso tra i vecchietti del BarLume

DA LEGGERE. La situazione, dal punto di vista investigativo, è la «peggiore possibile». Il classico «caso condominiale», in cui vittima e principali sospettati risiedono tutti nello stesso stabile, e gli spazi comuni tolgono ogni appeal allo studio del Dna.

«Piomba libera tutti» (Sellerio, pagine 298, euro 15) è l’ultimo nato della prolifica serie dei vecchietti del BarLume, creazione del chimico/giallista pisano Marco Malvaldi, felicemente - nella prima stagione - approdata in tv. Il cadavere della signora Giada Meini è stato ritrovato, da alcuni condomini, nel garage del palazzo dove tutti abita(va)no - il che rimanda al caso, di cronaca vera, di Pierina Paganelli, ove analogo protagonismo di garage e pianerottoli -. A complicare ulteriormente le cose, il fatto che non c’è abitante dello stabile che non avesse ragioni per detestare la vittima - il che rimanda invece all’archetipo, poi variamente ripreso, dell’«Assassinio sull’Orient Express» -.

La Meini, negli ultimi cinque anni, aveva intentato causa «a ogni singolo proprietario di appartamento del condominio». Paradosso, o ironia della sorte, una di queste cause aveva obbligato allo spegnimento, per ragioni di privacy, delle telecamere nel garage: quelle che, se attive, avrebbero inchiodato l’assassino. La signora, inoltre, nello stesso garage in cui ha trovato la morte, era usa rigare le auto altrui, parcheggiava la sua nel modo più incurante e ostativo possibile, con conseguenze, in un caso, anche molto gravi. Gli interrogatori degli abitanti del palazzo restituiscono una galleria di varia umanità, di caratteri spesso tendenti alla caricatura. Al procedere delle indagini, di più, Malvaldi interludia sistematicamente l’aneddotica, la microquotidianità, gli sfottò, i teatrini tipici del BarLume.

Ne riesce quella cifra di giallo prettamente umoristico, iper-regionalistico, ultra-versiliese, infarcito di battute, che caratterizza lo stile Malvaldi nell’infinita selva del giallo italiano. Persino la morte (quella, in apertura, di uno dei vecchietti, Aldo, investito da una bicicletta sulle strisce pedonali), è voltata in senso umoristico.

Uscito il 24 giugno, e subito in cima alle classifiche di vendita, «Piomba libera tutti» è ambientato in torride giornate di «giugno inoltrato»: tempismo perfetto, allineamento anche ambientale al tipo del giallo estivo, che fa sentire il lettore tanto più «dentro» la storia, con tante più chances, aristotelicamente, di identificazione.

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