A fianco dell’Etiopia e Sierra Leone. Il cuore grande di Bonate Sotto

I PROGETTI. Presentate le due azioni finanziate anche dal Comune: sostegno a una scuola e a un ospedale materno infantile.

«Questi progetti di solidarietà internazionale sono il fiore all’occhiello della comunità di Bonate Sotto. Così ha esordito il sindaco Carlo Previtali nell’aprire il Consiglio comunale con all’ordine del giorno la presentazione dei progetti che le associazioni e gli enti presenti sul territorio sostengono ogni anno a livello internazionale.

Due i progetti, uno in aiuto alla scuola di un villaggio in Etiopia e l’altro per sostenere il reparto di maternità e contrastare la malnutrizione infantile in Sierra Leone. A presentare il progetto per la scuola del villaggio Furlasa in Etiopia è stato Alberto Corsini dell’associazione Centro culturale Arcobaleno, al quale partecipa anche l’Avis bonatese. «Abbiamo iniziato nel 2006 a sostenere la scuola del villaggio di Furlasa dopo che suor Giuseppina Scrizzi, comboniana, ci aveva illustrato le necessità della scuola, che accoglie oggi ben 1.031 alunni, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ottava classe – ha spiegato Alberto Corsini –. Negli anni questo filo ha proseguito con altri interlocutori, inviando ogni anno una somma. Anche per il 2024 proseguiremo a inviare il nostro contributo».

Con i Medici con l’Africa Cuamm

Il secondo progetto a sostengo dell’ospedale materno infantile di Pujehun in Sierra Leone, dopo operano i Medici con l’Africa Cuamm, sarà finanziato dall’associazione Coordinamento Solidarietà in collaborazione con il Gruppo missionario di Bonate Sotto. Valter Previtali, referente dell’associazione Coordinamento Solidarietà, ha spiegato che «già l’anno scorso i ragazzi delle medie hanno collaborato con l’iniziativa del fumetto, mentre quest’anno faranno attività promozionali». Anche il presidente del Gruppo missionario, Ermanno Locatelli, è intervenuto dicendo che pure quest’anno sarà a fianco dell’associazione Coordinamento a sostenere questo progetto, che è stato illustrato da Michele Veronesi, referente di Medici con l’Africa Cuamm della Regione Lombardia. «Tre gli obiettivi che ci siamo dati – ha spiegato Veronesi –: primo, garantire il trattamento della malnutrizione infantile grave che arresta la crescita e ostacola lo sviluppo fisico e mentale. Secondo, assicurare nel reparto maternità assistenza qualificata al parto e terzo, garantire la continuità elettrica e il funzionamento dei mezzi di emergenza dell’ospedale con l’acquisto di carburante».

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