Con la spranga colpì la ex, fu tentato omicidio: condannato a 8 anni

CALUSCO. Operaio di 52 anni lo sorso maggio aveva ferito la donna alla testa. Lei finì in ospedale in gravi condizioni e riportò danni permanenti.

Era già stato denunciato per maltrattamenti dalla moglie, che se ne era andata di casa con le figlie. Lui non aveva accettato e il 15 maggio scorso l’aveva aspettata nel parcheggio del supermercato Lidl di Calusco d’Adda per aggredirla, colpendola al capo con un tubo in acciaio. Lei era finita in ospedale in gravi condizioni, lui - N. B., 52 anni, operaio di origini albanesi - in cella (dove si trova tuttora) con l’accusa di tentato omicidio.

La sentenza

Mercoledì 18 ottobre l’uomo è stato condannato in abbreviato a 8 anni e 4 mesi dal gup Alessia Solombrino per tentato omicidio, maltrattamenti, danneggiamento (durante la fuga aveva preso a badilate le vetrine di un mobilificio) e lesioni al pensionato di 66 anni che era intervenuto in difesa della donna (per lui 10 giorni di prognosi). Per la ex moglie - una connazionale di 43 anni, ricoverata con 55 giorni di prognosi, sottoposta a un delicato intervento chirurgico e che ha riportato danni permanenti -, costituitasi parte civile con l’avvocato Cristina Pizzocaro, è stato disposta una provvisionale di 30mila euro. Il pm Carmen Santoro aveva chiesto una condanna a 9 anni, mentre il difensore, l’avvocato Maurizio La Matina di Asti, l’assoluzione per i maltrattamenti e la concessione delle attenuanti generiche.

È stata la dottoressa Yao Chen, dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Pavia, in qualità di consulente della Procura, a stabilire che la condotta e le lesioni provocate dall’imputato rientrano nella sfera del tentato omicidio. Il medico legale ha concluso che le ferite al capo sono compatibili col tubo in acciaio usato dal 52enne e con la dinamica dell’aggressione; che l’azione di N. B. era idonea a cagionare la morte della donna, anche perché sono state attinte parti molto delicate. L’imputato era stato sottoposto anche a una perizia da parte di uno psichiatra, il quale aveva concluso per la capacità di intendere e di volere.

Maltrattamenti

La donna, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti in base al suo racconto, era sottoposta a maltrattamenti da tempo. L’uomo, geloso, la minacciava di morte, la ricopriva di ingiurie. Lei era spaventata, negli ultimi periodi di convivenza si rifiutava di dormire insieme a lui, anche perché l’uomo era solito tenere una spranga sotto il letto. Il 2 ottobre del 2022, lei aveva deciso di denunciarlo per maltrattamenti e, a febbraio, aveva lasciato la casa, trasferendosi in un’altra abitazione con le figlie.

Alle 8,30 del 15 maggio N. B. aggredì la ex nel parcheggio del supermercato Lidl, dove lei era diretta a fare la spesa. Un 66enne intervenne, ma pure lui fu colpito. Le urla attirarono altra gente e così il 52enne si allontanò. Raggiunse via Vittorio Emanuele dove, in un cantiere , prese un badile con cui danneggiò le vetrine dell’adiacente mobilificio Colleoni. Infine, si diresse alla stazione dei carabinieri che lo arrestarono. L’operaio si è successivamente dichiarato dispiaciuto e non intenzionato a colpire in testa la ex.

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