Il nonno ha un malore, lo salva il nipote: «Ho imparato al campo scuola degli alpini»

CARVICO. Matteo Reale a 14 anni ha gestito la prima fase dei soccorsi grazie agli insegnamenti ricevuti ai campi scuola per le giovani penne nere. E ora nonno Pierluigi Carissimi sta bene.

Il nonno aveva perso i sensi, colpito da un malore, e il nipote Matteo Reale, 14 anni, mantenendo lucidità e freddezza, ha messo in pratica gli insegnamenti ricevuti al corso di primo soccorso a cui aveva partecipato al Campo giovani alpini di Carvico. Così Matteo ha chiamato il 112 e gestito la situazione fino all’arrivo dei soccorsi.

È accaduto nell’abitazione di Pierluigi Carissimi, 69 anni, che ha avuto un malore per un problema al cuore, ma grazie al nipote Matteo ora è a casa tranquillo e in buona salute. Lo stesso personale del soccorso ha elogiato Matteo, che ha saputo mettere in pratica quanto occorre mantenendo sangue freddo, lucidità e prontezza di spirito.

La nonna era arrivata in casa trafelata dicendo alla mamma di Matteo, Claudia, che nonno Pierluigi era svenuto. Subito tutti erano andati in panico, tranne Matteo che aveva chiamato immediatamente il 112: «Mi sono ricordato di quanto mi avevano insegnato al Campo scuola

«Mi sono ricordato di quanto mi avevano insegnato al Campo scuola giovani alpini»

giovani alpini, quando ci hanno fatto il corso di primo soccorso con presenti gli operatori della Croce Bianca di Calusco d’Adda, ed eseguito le fasi di emergenza con le dinamiche del posizionamento del corpo – racconta il ragazzino –. Quindi ho seguito le indicazioni che mi dicevano al telefono gli operatori del 112 fino all’arrivo dell’ambulanza e dei medici». Subito soccorso, il nonno è stato portato all’ospedale e i medici hanno fatto il resto, salvandogli la vita. Certamente la situazione vissuta non è facile da affrontare e tanto meno per un 14enne, invece Matteo, grazie agli insegnamenti appresi ai campi alpini, che frequenta da quattro anni, ha saputo gestire chiamando i soccorsi.

L’esperienza nel campo scuola alpini

«I campi scuola giovani alpin i sono molto utili perché aiutano i ragazzi delle medie ad affrontare situazioni che possono accadere durante la vita – dice papà Gaetano, molto soddisfatto e fiero del figlio –. Matteo ha messo in pratica gli insegnamenti e le dinamiche da fare nei casi di emergenza in totale autonomia, gestendo la chiamata e facendo tutto quello che serve in questi casi».

Gli alpini: «Ai nostri campi abbiamo sempre il tutto esaurito»

Emozionato e soddisfatto il capogruppo degli Alpini di Carvico, Gianmario Brembilla, quando ha saputo della notizia che l’azione tempestiva di Matteo è stata determinante a salvare il nonno: «Il nostro obiettivo è coinvolgere le nuove leve e far crescere i ragazzi che saranno il nostro futuro. Per questo ogni mese proponiamo campi scuola per i giovani alpini su diversi temi. Abbiamo sempre il tutto esaurito e questo ci fa capire che è molto apprezzato. Domenica 17 marzo terremo un campo scuola dedicato agli scenari di Protezione civile, con i ragazzi protagonisti a gestire e controllare in autonomia un’emergenza. Domenica 21 aprile, invece – prosegue Brembilla –, una lezione di medicina tattica (Massive bleending). Inoltre, sensibilizziamo i giovani alle varie attività di Protezione civile, con l’auspicio che qualcuno un domani vi faccia parte. Proseguiamo ogni mese con un’iniziativa, supportata anche dalla sezione Ana di Bergamo che ci è vicina e ci sprona su questo percorso, perché vedono i ragazzi soddisfatti e contenti».

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