Niente luminarie, è la comunità a illuminare la festa a Solza

Verso il Natale.Dopo la rinuncia ai tradizionali addobbi, il Comune ha lanciato l’invito: ora decorazioni e fiocchi di bambini e volontari ornano vie e castello.

Un «Progetto di comunità» al posto delle luminarie natalizie. È la scelta fatta quest’anno dal Comune di Solza che per dare un segnale contro il caro energia ha deciso di rinunciare alle luminarie natalizie. «Una scelta di cui ci siamo convinti i mesi scorsi – spiega il sindaco Simone Biffi – ritenendo giusto che, di fronte agli aumenti energetici, il Comune per primo dovesse dare un segnale alla popolazione, evitando di utilizzare energia dove non necessaria». Ma da una rinuncia a volte scaturiscono idee e percorsi nuovi ed ecco che il sindaco spiega il progetto alternativo comunitario messo in campo dall’amministrazione comunale: «Abbiamo pensato di creare un vero e proprio «Progetto di comunità» riscoprendo un’idea più intima e propria del Natale, fatta di relazioni, collaborazione, costruzione condivisa di addobbi».

La partecipazione

Continua il sindaco: «Si è trattato di un progetto che ha visto protagonisti bambini, famiglie, volontari, scuole e associazioni per tutto il mese di novembre. A ciascuno è stato chiesto di realizzare un piccolo pezzo di un puzzle più grande che ha preso forma lo scorso fine settimana, quando il paese e il castello Colleoni sono stati addobbati con quello che è stato realizzato e con quello che è stato donato». Ogni solzese coinvolto ha realizzato un

piccolo pezzo: grazie alla collaborazione degli insegnanti i bambini e le bambine delle scuole materna e primaria hanno realizzato palline con disegni e messaggi che infiocchettati sono stati appesi lungo le strade e abbellito diversi punti del paese. Alcune famiglie, che si incontravano ogni sabato al castello, hanno creato addobbi e piccoli regali da vendere per raccogliere fondi da dare in beneficenza, alcuni volontari hanno costruito la casetta in legno per le lettere, abbellito un albero fatto con tronchi secchi dei boschi, realizzato costumi natalizi mentre le associazioni, oltre a collaborare con i propri volontari ai vari momenti, si impegnate a realizzare la classica capanna della Natività di fronte alla chiesa, a cura del Gruppo alpini, e il classico presepe luminoso al monumento alpini.

«Un Natale di semplicità»

Conclude il sindaco: «Avremmo potuto rinunciare alle luminarie senza fare nulla e il segnale sul tema energetico sarebbe comunque pervenuto. Ma il lavoro che è stato fatto è ancora più importante perché ha permesso di riscoprire il Natale come momento fatto di semplicità, relazioni, occasione per mettere in gioco la nostra disponibilità a donare tempo e energie per gli altri. Un momento per crescere insieme. Un vero «Progetto di comunità».

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