Variante di Cisano, via libera al progetto esecutivo per l’opera anti-traffico

Infrastrutture Dalla Provincia via libera all’atteso collegamento: il primo lotto costa poco meno di 50 milioni. L’obiettivo è avviare il cantiere con l’inizio del 2023. Il «by-pass» permetterà di ridurre il traffico dentro il paese.

Nella classifica delle opere stradali più attese in Bergamasca si piazza certamente ai piani alti. E anche di quelle con iter più travagliati: basti considerare che il primo progetto preliminare approvato dalla Provincia per la variante di Cisano risale al 2003. Adesso però arriva un passaggio decisivo: Via Tasso, con un decreto del presidente Pasquale Gandolfi, ha dato il via libera al progetto esecutivo dell’opera. Questo significa che, superati alcuni passaggi burocratici ancora necessari (dall’invio del progetto al Ministero al perfezionamento della convenzione con Anas) si potrà dare il via alla gara per i lavori. L’obiettivo sarebbe aprire il cantiere per l’inizio del 2023. La durata prevista per la realizzazione dell’opera è poi di due anni circa.

Costi aumentati

I costi, rispetto ai previsti 40 milioni di euro, hanno fatto registrare con la progettazione un aumento del 20% circa: il conto finale si assesta infatti a poco meno di 50 milioni di euro (49.990.000, per la precisione). A far crescere le cifre rispetto al definitivo del 2015 sono state alcune evoluzioni normative, in particolare sul fronte degli impianti, ma anche gli aggiornamenti dei prezziari. La spesa è comunque interamente coperta: per la maggior parte da fondi statali, ma cinque milioni sono garantiti anche dalla Regione, mentre la Provincia ha contribuito alla spese di progettazione per poco più di un milione di euro. L’idea del progetto, che rientra nel più ampio disegno del collegamento Lecco-Bergamo, è quello di una vera e propria tangenziale che, bypassando l’abitato di Cisano, permetta di sgravare il traffico interno al paese e di aumentare la sicurezza.

Primo lotto

Quello che si andrà a realizzare è in realtà il primo lotto: per ragioni di costi infatti, già una decina di anni fa la Provincia aveva deciso di suddividere l’opera in due tranche, in modo da poter avviare l’opera senza attendere di trovare l’intero finanziamento, calcolato all’epoca in circa 53 milioni di euro. Il secondo lotto (su cui al momento esistono però solo degli studi di fattibilità) dovrebbe riguardare un collegamento che dallo «svincolo 2» (vedi mappa qui a lato), nella zona industriale di Cisano, porterebbe verso Bergamo. Intanto, ci si concentra sul primo lotto.

Gandolfi: «Si è lavorato moltissimo intorno a quest’opera: oggi è una delle principali che come Provincia abbiamo sul piatto »

Il tracciato previsto, lungo circa due chilometri, ha inizio sulla via Tre Fontane, in prossimità dell’imbocco nord della Galleria Cisano. Da qui si scende – con un percorso, in questo primo tratto, quasi interamente in galleria – verso l’area industriale, con una rotatoria collocata proprio nella zona di via delle Industrie (è da qui che dovrebbe poi innestarsi il futuro collegamento con la Briantea). Si prosegue poi fino all’innesto con la provinciale 169, che avverrà attraverso un’altra rotatoria, in territorio di Villa d’Adda. La variante si aggancia alla strada statale 639 dei Laghi di Pusiano e di Garlate, che dal 2021 è tornata di competenza dell’Anas. Ciononostante è la Provincia che continua a occuparsi di questo impegnativo progetto: per ragioni sia finanziarie, sia di tempi, infatti, questa è stata ritenuta la soluzione migliore per arrivare alla realizzazione.

«Passaggio fondamentale»

«È un passaggio fondamentale, si è lavorato moltissimo intorno a quest’opera: oggi è una delle principali che come Provincia abbiamo sul piatto – dice Gandolfi –. Nel tempo abbiamo seguito da vicino la partita, anche con l’ex sindaco andrea Previtali: ricordo diversi incontri al Ministero e all’Anas per trovare i finanziamenti e affrontare le varie questioni.

«Abbiamo fatto presente al Ministero delle Infrastrutture la necessità di finanziare il secondo, è inserito nell’elenco delle opere ritenute strategiche dalla Provincia e lo abbiamo ribadito anche alla Regione»

Ora c’è la volontà di andare avanti spediti». Volontà che Gandolfi ha ribadito nella prima telefonata dopo le elezioni con la nuova sindaca di Cisano, Antonella Sesana: «L’idea è di incontrarla presto per riprendere le fila del discorso», dice Gandolfi. Quanto al secondo lotto, «abbiamo fatto presente al Ministero delle Infrastrutture la necessità di finanziarlo, è inserito nell’elenco delle opere ritenute strategiche dalla Provincia. Lo abbiamo ribadito anche alla Regione, nell’ambito della riflessione sulla realizzazione del nuovo ponte di Paderno. Sono fiducioso».

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