
La salute / Bergamo Città
Giovedì 11 Settembre 2025
Influenza, vaccino dal 1° ottobre: «I pazienti fragili si proteggano»
LA CAMPAGNA. Si parte da over 60 e categorie a rischio (500mila persone). Dal 13 per tutti, gratis. Due terzi delle somministrazioni attraverso i medici di base: obiettivo, aumentare la copertura.

Si va verso l’autunno e tra le incombenze di stagione c’è anche la campagna vaccinale antinfluenzale, con un cronoprogramma ormai definito: si partirà il 1° ottobre, dando priorità ai più fragili e poi estendendo progressivamente il target sino all’intera popolazione. L’organizzazione è condensata nei documenti della Direzione generale Welfare di Regione Lombardia inviata a tutti i soggetti coinvolti, tra Ats, Asst, medici di base, pediatri, farmacie. Per garantire un’adeguata disponibilità, la Regione ha previsto l’acquisto di oltre 2,7 milioni di dosi di vaccini, che saranno ripartite sui territori in base alle adesioni; come di consueto si tratta di più tipologie di farmaci a seconda della platea, compresi quelli spray nasali per i bambini.
«È fondamentale che soprattutto le persone fragili, anziane o con cronicità aderiscano, possibilmente vaccinandosi anche per l’anti-Covid o l’anti-pneumococco»
Priorità e fasi
Come specificano i documenti, l’antinfluenzale è «raccomandata e offerta gratuitamente e prioritariamente» ad alcune fasce di popolazione, in primis persone over 60 (nate nel 1965 e in anni precedenti), le donne in gravidanza, i bambini e ragazzi tra i 6 mesi e i 17 anni, chi ha tra i 18 e i 59 anni ed è in presenza di patologie a rischio (un ampio elenco, da malattie croniche respiratorie a quelle dell’apparato cardio-circolatorio, poi diabete, insufficienza renale, tumori e trattamenti chemioterapici, epatopatie croniche e altre ancora), le persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti (comprese le Rsa per anziani e le Rsd per persone con disabilità), i familiari e i contatti stretti di soggetti a rischio, i lavoratori di «servizi pubblici di primario interesse collettivo» come il personale medico-sanitario, le forze di polizia e i vigili del fuoco, il personale scolastico, i donatori di sangue. In Bergamasca solo gli ultrasessantenni sono circa 340mila e gli under 18 altri 170mila: considerando anche le altre categorie, ci si potrebbe aggirare attorno ai 550mila bergamaschi cui dare potenzialmente priorità. La differenza la faranno le adesioni: in Bergamasca nell’ultima campagna furono 222.452 le persone protette, in aumento di quasi il 10% rispetto alla precedente.
Si parte il 1° ottobre
Dal 1° ottobre si comincia con le somministrazioni attraverso più canali. In quella data le Asst si attiveranno per l’immunizzazione dei propri operatori sanitari, dei pazienti ricoverati e ambulatoriali, e delle donne in gravidanza già in carico, e anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta potranno avviare le vaccinazioni per le categorie prioritarie. Poi il raggio si allargherà, e già dal 13 ottobre l’offerta diventerà «universale»: sarà cioè possibile «offrire gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i cittadini che ne facciano richiesta, anche se non appartengono alle categorie di offerta (prioritaria, ndr)», spiega la circolare, evidenziando che proprio da quella data cominceranno le iniezioni anche nelle farmacie.
Come prenotarsi
In queste settimane si stanno definendo le adesioni delle strutture e dei medici e stanno prendendo forma le agende con la disponibilità: il canale per fissare gli appuntamenti sarà quello di «PrenotaSalute» (http://prenotasalute.regione.lombardia.it/), la piattaforma regionale utilizzata anche per altre prestazioni sanitarie e profilassi. Torneranno anche i «vax day», tant’è che per il 18-19 ottobre la Regione ha invitato le Asst a «organizzare eventi di apertura straordinaria per l’offerta vaccinale sul proprio territorio», con modalità che saranno comunicate più avanti.
«Fondamentale vaccinarsi»
Stando al rendiconto dell’ultima campagna lombarda, circa due terzi delle somministrazioni sono state eseguite dai medici di famiglia e dai pediatri. «Negli ultimissimi anni l’organizzazione è stata ben articolata, è positivo che si sia mantenuto un modello in linea con il recente passato – rileva Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo -. Ora c’è solo da fare una corretta campagna d’informazione, evitando messaggi confusi e distorti. È fondamentale che soprattutto le persone fragili, anziane o con cronicità aderiscano, possibilmente vaccinandosi anche per l’anti-Covid o l’anti-pneumococco». A tal proposito, come da indicazioni è confermata la co-somministrazione – nella stessa seduta o a distanza – tra l’antinfluenzale e gli altri vaccini.
Per la fascia 60-64 anni si punta al 55% di adesioni, tra gli over 65 l’asticella sale al 75%, per le donne in gravidanza l’ambizione è raggiungere il 50%, per il personale sanitario il 60%
«I medici di medicina generale – rileva Ivan Carrara, segretario della Fimmg Bergamo, sindacato di categoria – sono da sempre il fattore più importante in questa attività, a partire dal rapporto di fiducia col paziente. Lo scorso anno il risultato è stato buono, speriamo di aumentare ulteriormente le coperture». A proposito di fragili, «i medici di base garantiranno anche le vaccinazioni domiciliari – ricorda Marco Agazzi, presidente dello Snami Bergamo, altro sindacato dei camici bianchi -. Stiamo prenotando le dosi per i nostri pazienti sulla base dello storico, al momento il sistema sembra funzionare senza problemi. Auspichiamo che ci sia una buona copertura dei pazienti». La Regione ha fissato gli «obiettivi per la buona riuscita della campagna», come illustrato nella circolare: per la fascia 60-64 anni si punta al 55% di adesioni, tra gli over 65 l’asticella sale al 75%; per le donne in gravidanza l’ambizione è raggiungere il 50%, per il personale sanitario il 60%.
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