
La salute / Bergamo Città
Martedì 22 Luglio 2025
L’acqua di mare e il cloro delle piscine «nemici» degli occhi
ATTENTI ALLA LUCE. Con l’arrivo dell’estate, il desiderio di refrigerio porta molti verso il mare o la piscina.
Tuttavia, non tutti sanno che queste abitudini, seppur salutari, possono rappresentare un rischio per la salute degli occhi, soprattutto nei soggetti più sensibili come bambini, portatori di lenti a contatto e chi soffre di secchezza oculare. «Il cloro, usato per disinfettare l’acqua delle piscine, può alterare il film lacrimale e irritare la superficie dell’occhio», spiega il dottor Davide Allegrini, specialista del Centro Oculistico di Humanitas Castelli. «Nei bambini, che tendono a tenere gli occhi aperti sott’acqua o a strofinarli con le mani sporche, il rischio è ancora maggiore: si possono sviluppare congiuntiviti chimiche o infettive».
Anche l’acqua di mare, sebbene naturale, può causare problemi. «L’alta concentrazione di sale e iodio può creare uno squilibrio nell’idratazione dell’occhio, provocando bruciore, arrossamento e una fastidiosa sensazione di corpo estraneo», aggiunge il dottor Giovanni Gurreri, oculista di Humanitas Castelli. «In particolare, l’esposizione prolungata in presenza di vento e sole accentua il rischio di irritazioni».
I sintomi più comuni dell’irritazione oculare dopo un bagno sono arrossamento, prurito, lacrimazione e fotofobia. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala che le acque balneari, se non adeguatamente controllate, possono essere veicolo di batteri e virus in grado di causare infezioni oculari.
L’uso di occhialini
Per proteggere gli occhi durante la stagione estiva è consigliato l’uso di occhialini da nuoto ben aderenti, soprattutto nei bambini. Dopo ogni bagno, è utile risciacquare gli occhi con acqua dolce o soluzione salina sterile, evitando di strofinarsi. Per chi porta lenti a contatto, è preferibile rimuoverle prima di entrare in acqua o utilizzare lenti giornaliere da smaltire subito dopo.
«È importante anche mantenere una buona idratazione oculare con lacrime artificiali,
specialmente per chi passa molto tempo all’aria aperta», sottolinea il dottor Allegrini. «Per i genitori è bene anche tenere sotto controllo il tempo che i bambini trascorrono in acqua, insegnando loro a proteggere gli occhi ed evitando giochi violenti o tuffi in piscine affollate. Se i sintomi descritti in precedenza persistono per più di 24 ore o compaiono secrezioni, dolore o disturbi visivi, è necessario consultare uno specialista».
D’estate però anche la luce solare potrebbe essere deleteria per gli occhi, quindi fortemente consigliato è anche l’uso di occhiali con filtro UV certificato, fondamentale per evitare ulteriori danni da raggi ultravioletti, molto intensi in questo periodo dell’anno. «La prevenzione è semplice ma fondamentale» conclude il dottor Gurreri. «Basta qualche accorgimento per godersi l’estate senza mettere a rischio la salute degli occhi, che sono tra gli organi più esposti e delicati durante la bella stagione».
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