Le feste sono finite. Ora è davvero tempo di mettersi a dieta

Durante le festività appena trascorse, la maggior parte di noi ha esagerato: tra primi, secondi e i dolci della tradizione; in media, durante il periodo natalizio il peso aumenta dai 2 ai 4 kg.

Cosa fare per tornare in forma? Ne parliamo con la dottoressa Sabrina Oggionni, dietista di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Oggionni, dopo le feste è utile fare «detox»? Ci sono degli alimenti che ci possono aiutare?

«Anche se era preferibile non esagerare in tavola, ora dobbiamo lavorare sul dopo e come riprendere le sani abitudini. Va molto di moda la parola «detox» e spesso viene usata impropriamente; ora va aiutato il corpo ad eliminare le tossine e per farlo non ci sono alimenti magici. Il primo passo è cercare di non accumularne ulteriori, evitando l’eccesso di zuccheri semplici, alcol, bibite gassate e alimenti elaborati ricchi di grassi saturi. Il consiglio è tornare a un’alimentazione più equilibrata, basata sui principi della dieta mediterranea che si caratterizza per un buon consumo di alimenti vegetali, quali frutta e verdura, che aiutano il nostro corpo a proteggersi dalle “tossine”».

Bere più acqua aiuta ad eliminare le tossine?

«Assolutamente sì, perché aiuta l’organismo ad espellere le sostanze in eccesso che abbiamo accumulato. L’acqua è fondamentale, basti pensare che circa il 60% del nostro corpo è fatto da acqua. É importante cercare di raggiungere la quota raccomandata, vale a dire un litro e mezzo al giorno per la donna e circa due litri per l’uomo, da aggiungere alla quota introdotta con il cibo (frutta e verdura ne contengono almeno l’80%)».

«Il consiglio è tornare a un’alimentazione più equilibrata, basata sui principi della dieta mediterranea che si caratterizza per un buon consumo di alimenti vegetali, quali frutta e verdura, che aiutano il nostro corpo a proteggersi dalle “tossine”»

È importante rispettare la stagionalità per aiutare il nostro corpo a rimettersi in forma?

«Rispettare la stagionalità permette di mangiare frutta e verdura più ricchi di gusto e nutrienti: sono frutti che crescono nel loro periodo ideale e non hanno bisogno di essere coltivati in serre o subire lunghiprocessi di conservazione».

Durante l’inverno cosa dobbiamo portare a tavola?

«La stagione invernale, per quanto riguarda la frutta, ci offre tanti agrumi come arance e mandarini. Come verdura ovviamente non parliamo di pomodori, né di melanzane o zucchine tipicamente estive, mentre abbondano le verdure della famiglia delle crucifere, ad esempio broccoli, verze e cavoli che contengono tante proprietà salutari e sono indicate anche per la preparazione di zuppe calde, ideali per scaldarci nella stagione fredda».

Il detto «una mela al giorno toglie il medico di torno» è ancora valida?

«Sì perché riassume il consiglio ormai diffuso che frutta e verdura devono essere sempre ben presenti nella nostra alimentazione: le famose 5 porzioni al giorno; tanto è vero che questo gruppo di alimenti costituisce la base della piramide alimentare».

«La stagione invernale, per quanto riguarda la frutta, ci offre tanti agrumi come arance e mandarini. Come verdura ovviamente non parliamo di pomodori, né di melanzane o zucchine tipicamente estive, mentre abbondano le verdure della famiglia delle crucifere, ad esempio broccoli, verze e cavoli che contengono tante proprietà salutari e sono indicate anche per la preparazione di zuppe calde, ideali per scaldarci nella stagione fredda»

Anche d’inverno vale la regola delle cinque porzioni in tavola per frutta e verdura?

«Certamente questa regola deve essere applicata anche nella stagione invernale perché la frutta e la verdura sono per noi, in qualunque periodo dell’anno, un’importante fonte di vitamine necessarie al nostro organismo e di cui abbiamo sempre bisogno nello stesso quantitativo. È errato pensare che solo nei mesi freddi abbiamo bisogno di vitamina C e solo nella stagione estiva di vitamina A per la pelle, ad esempio. La differenza sta nel diverso tipo di frutta e verdura da cui prendere questi elementi rispettando, quindi, la stagionalità».

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