Melanoma, sempre più armi contro il tumore della pelle

ABCDE. Sono le prime 5 lettere dell’alfabeto e formano l’alfabeto dei nei, un valido strumento di autovalutazione per capire se dietro un neo possa celarsi un melanoma, tumore maligno della cute che richiede una pronta diagnosi e cura.

A come asimmetria, B come bordi irregolari, C come colore che si modifica nel tempo, D come dimensioni, E come evoluzione. Il rischio di sviluppare un melanoma è infatti spesso sottovalutato; con circa 169.000 casi nel 2020 in Italia (5% della popolazione), rappresenta infatti la terza neoplasia cutanea più frequente e la sua incidenza è in rapido incremento (di oltre 15% nell’ultimo decennio).

Da una decina di anni lo scenario terapeutico dei pazienti affetti da melanoma si è arricchito di numerose armi, prime fra tutte l’immunoterapia e la terapia «a bersaglio molecolare» che, utilizzate con adeguatezza, permettono di aumentare considerevolmente sia le guarigioni delle persone con melanoma localizzato in associazione alla chirurgia, sia di mantenere in remissione per anni, e talvolta per sempre, le malattie metastatiche.

Per questo è oggi di primaria importanza che chiunque abbia una diagnosi di melanoma venga valutato in Centri forniti di tutte le competenze cliniche e scientifiche in una realtà multidisciplinare. E di Melanoma: nuovi percorsi di cura» si parlerà in un corso, accreditato ECM, in programma il prossimo 25 ottobre dalle ore 19,30 all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Bergamo, in via Manzù 25, per fornire a medici di medicina generale e specialisti una panoramica generale delle possibilità di trattamento dei pazienti affetti da melanoma nelle diverse fasi di diagnosi della malattia, focalizzata sui percorsi di terapia medica.

«Il melanoma è l’unico tumore solido che è passato da una totale assenza di cura a trattamenti in grado di aumentare di molto la sopravvivenza fino anche alla guarigione di pazienti con malattia avanzata quali l’immunoterapia, applicabile a tutti i tumori cutanei – dice il dottor Tommaso Martino De Pas, responsabile dell’Oncologia medica di Humanitas Gavazzeni e responsabile scientifico del corso –, e alla terapia a bersaglio molecolare, utile nei casi di tumore con mutazione genetica. Trattamenti oserei dire rivoluzionari che, come Humanitas Gavazzeni, mettiamo in campo in qualità di centro prescrittore. Circa il 75% dei pazienti con melanoma metastatico ai linfonodi sono liberi da malattia ad oltre un anno di osservazione grazie all’utilizzo delle schedule più recenti di immunoterapia, e circa il 50% dei pazienti con melanoma metastatico sono oggi vivi dopo oltre 6 anni dall’avvio dei trattamenti, molti dei quali sembra ormai possano essere considerati guariti per sempre; scenari che fino a una decina di anni fa erano impensabili» aggiunge il dottor De Pas.

Il corso è gratuito con prenotazione obbligatoria, telefonando al numero 0354204787 o scrivendo all’indirizzo email [email protected].

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