A Martinengo le tute per i motociclisti si fanno glamour

La pioggia può diventare fashion. Un trio di donne milanesi, creative e appassionate, in pieno Covid ha creato Bragoon, un progetto che si è messo in testa di realizzare un indumento da pioggia che combinasse design, moda e prestazioni tecniche e che fosse anche ecosostenibile.

Un prodotto tecnico e utile in un momento di esplosione della mobilità urbana sostenibile, che si è subito inserito nel mercato del rainwear, generalmente monotono, offrendo uno stile nuovo e tanto colore anche quando piove. «Tutto ciò si radica nella consapevolezza che la pioggia fa bene al pianeta e nel desiderio di viverla con allegria e stile - spiega Simona Orsini, a capo del progetto insieme a Luisa Fachini, mente creativa, e Marella Pessina -. Da qui il nostro motto “Let it Rain”».

Bragoon parte da una voglia di ripensare all’abbigliamento all’aria aperta e per la sua produzione il team ha scelto il made in Bergamo: La Rocca di Martinengo si occupa infatti del confezionamento dei capi, azienda scelta data la sua specializzazione tecnica nello sportswear e nelle lavorazioni termonastrate per rendere il capo al 100% impermeabile.

Il nome Bragoon? «Ci ispiriamo alla Swinging London, e abbiamo così inglesizzato un termine tipico del dialetto milanese che sta per pantaloni» sorride Simona. Capi uni-sex, uni-size e uni-fit: «L’unica scelta da fare è la fantasia che più si accosta al proprio modo di essere, Bragoon è uni-size perché ha una misura unica e valida per tutte le tipologie fisiche».

Con un’attenzione mirata al Pianeta: «I nostri capi vengono realizzati in polietilene tereftalato ottenuto dal riciclo di bottiglie di plastica». Un materiale che sarà utilizzato anche per ampliare e la collezione: «Capispalla, ponchi per un urban wear entusiasmante: da utilizzare in bicicletta, in monopattino e a piedi. E poi cappellini e ghette iper colorate». Il nuovo motto è presto fatto: «The rain is the new sun».

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