La moda esce dal negozio: «Flamingo uno stile di vita»

L’INTERVISTA. Daniela Chignoli si racconta dopo la chiusura a Bergamo. Ricerca e mix&match. «Un consiglio? Scegliete ciò che vi fa stare bene».

«Per me Flamingo è un modo di essere: non sono mai stata vittima della moda, anzi ho sempre cercato, di utilizzarla come mezzo e modo per esprimersi. Proprio per questo non mi piacciono gli stereotipi, l’omologazione: tramite la mia continua e accurata ricerca, preferisco dare la possibilità di giocare con la moda, lasciare lo spazio alla fantasia, alla creatività senza troppe regole e vincoli imposti».

Daniela Chignoli è questo e molto altro ancora: dopo anni di esperienza nel mondo della moda, abilissima vetrinista, ricercatrice instancabile e appassionata di vintage e modernariato, di cose che «fanno star bene», per 15 anni è stata in piazza Pontida con Flamingo: un mondo di colore, ricerca, facendo tendenza con capacità critica, grande originalità e una moda mai banale.

Abiti e accessori.

«Si gioca, mixa, crea, senza la paura di osare, sia nell’abbigliamento che per tutti gli oggetti speciali e per il complemento d’arredo. Nonostante le prime varie difficoltà, credo che questa scelta negli anni mi abbia premiata».

Flamingo e Daniela in fondo sono un tutt’uno, anche adesso che Flamingo è solo online.

«Chi mi segue, chi conosce Flamingo, e soprattutto conosce Daniela, sa che la cosa più importante per me è rispettare e seguire la mia natura».

E sono in molti a seguirti.

«Il progetto dei social (@mysticflaminga7) è iniziato quasi per caso, poco dopo aver avviato il negozio. Ho creato una comunità online senza neppure accorgermi: trovo utile, e mi piace utilizzare i social per far conoscere la mia realtà alle persone, ma la cosa che amo di più è raccontare tramite l’utilizzo delle immagini, e non solo, la storia che c’è dietro alla scelta di ogni singolo prodotto. Anche ora che Flamingo, dopo 15 anni, non ha più una sede ”fisica” e la mia moda è “uscita” dal negozio di Bergamo, resta il luogo dove culture di ogni parte del mondo s’incontrano e convivono in totale armonia».

Perché la decisione di chiudere?

«La decisione di lasciare il negozio “fisico” è stata sofferta, ma era da troppo tempo che sentivo l’esigenza di muovermi libera. Sono 27 anni che faccio questo lavoro, il negozio fisico è un grande impegno sotto vari aspetti, e sentivo che questa cosa non faceva più per me, mi limitava troppo. Il sito flamingobergamo.it è nato nel 2014 in tempi non sospetti e la vetrina e-commerce si è ampliata con il passare delle stagioni. È sempre un’emozione sapere che Flamingo varchi i confini di Bergamo e arrivi in ogni angolo d’Italia. Infine, a prescindere dallo shop, la scelta che ho fatto lascia molto più spazio anche alla mia creatività e mi permette di spaziare fra mie passioni, oltre che di conseguenza abbracciare anche altre possibilità lavorative».

Quali?

«Avere più tempo per la ricerca, per creare e incontrare nuove persone, realtà artigiane, conoscere e raccontare le loro e le nostre storie: per me è nutrimento puro. Ogni “pezzo” che scopro è un pezzo di vita, e spesso anche di legami che ritornano alla luce. Tutto questo dà forma a uno stile, a un modo di essere in cui mi riconosco e che mi fa stare bene».

«Be who you are» é da sempre il motto di Flamingo. Cosa indossare per la stagione estiva?

«Indossate l’originalità e l’unicità, scegliete ciò che vi piace e che ha una storia da raccontare o che permetta di raccontare una storia. Mix&match da sempre è lo stile che prediligo e promuovo».

Il sogno più grande?

«Ne ho molti, e spesso cambiano e si rinnovano con me. Essere felice e gratificata di ciò che si è e ciò che si fa - e di come lo si fa - per me sono già molto. Ovviamente non mi riferisco solo all’ambito lavorativo».

Bergamo come la vedi?

«Sono per metà emiliana e Bergamo è la città in cui sono nata e cresciuta, ha accolto Flamingo con amore: per tutti io sono la “Flaminga” e questa cosa mi fa sorridere da sempre. Negli anni è cresciuta molto, e spero con tutto il cuore che continui a farlo».

Dove ti vedi fra un’anno?

«Non lo so, non ci penso: sto molto nel presente. Quello che so con certezza in questo momento è che mi sto avvicinando sempre più a ciò che realmente mi piace fare, quindi per ora cerco di continuare a lavorare bene per consolidare questa mia scelta di Flamingo online, lasciando aperta la porta delle possibilità e delle collaborazioni: magari starò aiutando altre attività a creare la loro identità in tutto e per tutto. Sicuro è che la cosa che desidero di più è continuare a condividere la bellezza in ogni sua forma».

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