Magliette, musica e street art
in aiuto ai nostri ospedali

Vestire il cuore di Bergamo, cioè la solidarietà. È l’idea di quattro bergamaschi, che hanno dato vita a una t-shirt d’autore attraverso cui aiutare gli ospedali della terra orobica.

Gabriele Ghisalberti, illustratore, Ayoub El Omri, programmatore informatico, Matteo Postini, copywriter creativo, e Giulia Terzi, da anni impegnata nel campo della moda, hanno infatti lanciato «La Città dei Mille Grazie», una maglietta al cui centro campeggia una cazzuola a forma di cuore, per unire simbolicamente la solidarietà alla concretezza – professionale e metaforica – di Bergamo: la t-shirt è acquistabile a 20 euro (ma si può donare anche di più) tramite il sito www.bgmillegrazie.it, e tutti gli utili raccolti dalle vendite saranno devoluti in beneficenza agli ospedali di Bergamo e provincia. «Grazie agli operatori sanitari e a tutti i volontari impegnati in prima linea, a chi ha continuato a svolgere i lavori di prima necessità - è la serie di ringraziamenti che accompagna il progetto -. Grazie agli enti e alle istituzioni, e a chi ha avuto il coraggio di prendere decisioni difficili. Grazie a tutte le persone che stanno affrontando quest’emergenza con coraggio e dedizione, virtù innate dell’essere bergamaschi, le stesse che, siamo certi, ci daranno la forza per ricostruire insieme il nostro futuro...». Originale è anche la modalità delle consegne: per gli acquisti a Bergamo e provincia, la maglietta sarà recapitata a domicilio da ciclisti professionisti e amatoriali, coinvolti nel progetto anche per sensibilizzare verso la mobilità sostenibile.

Da VaDeMa Music, realtà di Urgnano impegnata nel supporto di artisti emergenti, nasce il progetto «Bergamo mola mia» per creare eventi musicali a favore della terra orobica: «Unico scopo - scrivono i promotori sulla propria pagina Facebook -, quello di devolvere l’intero incasso a favore di chi ha gestito questa brutta e drammatica situazione affrontando il pericolo a pugno duro». Un progetto work in progress destinato ad arricchirsi passo dopo passo.

Un’opera di street art dedicata a Bergamo, nel cuore della movida (oggi ferma) di Milano. S’intitola «Viva l’Italia», come la canzone di Francesco De Gregori, l’ultima creazione di Cristina Donati Meyer, artista di origini bergamasche che ha voluto rappresentare l’Italia come una donna in stampelle, con mascherina, che sta uscendo da una dura convalescenza. L’opera è apparsa in zona Navigli. «Io sono originaria della Val Seriana, la zona che ha pagato il tributo più alto - sottolinea l’artista -. Milano, Bergamo e l’Italia ce la faranno, ma la strage che si è consumata è inaccettabile».

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