Addio ad Adriano Contardi, per 70 anni è stato l’«artista» degli autoscontri a Treviglio
IL LUTTO. Nativo di Treviglio, è morto sabato a 87 anni. Ogni anno, in occasione della ricorrenza della Madonna delle Lacrime, le sue giostre facevano divertire persone di tutte le età.
Per oltre 70 anni Adriano Contardi è stato un simbolo per i trevigliesi di tutte le età,avendo calamitato nel suo autoscontro al luna park locale migliaia di ragazzi,di giovani, di adulti,di anziani per momenti di svago: non c’è un cittadino che non abbia sperimentato nel tempo l’ebbrezza dell’autopista durante la ricorrenza della Madonna delle Lacrime. Sabato 15 novembre è mancato a 87anni, il funerale sarà celebrato lunedì 16 a Maleo, in provincia di Lodi.
Ogni anno a Treviglio da fine gennaio a metà marzo
Contardi era nato a Treviglio nel 1938 in una delle soste locali di lavoro di papà Emilio, giostraio, appunto in occasione della festa mariana di febbraio: pertanto si sentiva profondamente trevigliese, anzi – come ricorda il genero Fabio Iovino – «era onorato della cittadinanza, che lo rendeva felice del ritorno annuale a Treviglio dove si sentiva a casa sua e contava tantissimi amici che lo accoglievano fraternamente».
A Treviglio arrivava puntuale di anno in anno per la sosta più lunga fra tutte – sei settimane piene – da fine gennaio a metà marzo, riscuotendo successo, lavorando di pomeriggio e sera, nei feriali e nei festivi, e rallegrando gli amanti dell’autopista e fornendo richiami anche a costi bassi, per assicurare una presenza costante di mamme con i figlioletti, di ragazzi e ragazze, di persone desiderose di fare un giro mozzafiato sulla pista. E così ha fatto da protagonista sino all’età della pensione, continuando però a dare una mano alla figlia Raffaella, subentrata nella gestione con il nipote Davide Iovino: è stato presente ancora per l’ultima volta a Treviglio nel febbraio scorso.
Padre di quattro figlie – con Raffaela, anche Luciana, Lisa e Alessandra – viene ricordato nel mondo degli spettacoli viaggianti come un protagonista assoluto, anche per la nobiltà d’animo e la straordinaria dedizione al lavoro e alla famiglia.
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