Addio Manenti, «patriarca» dei campi

Treviglio. Un personaggio centrale nella realtà agricolo-zootecnica della pianura. Si è spento a 88 anni.

La morte di Angelo Manenti, 88 anni, personaggio importante nella realtà agricolo-zootecnica della pianura, consente di far memoria di un leader riconosciuto nel suo settore, nonché protagonista nella vita cittadina. Uomo schietto, solidale, aperto, risoluto, di temperamento cordiale, intensamente legato alla famiglia e al mondo della terra, lascia la memoria di un trevigliese che ha valorizzato la propria comunità.

Il funerale

Treviglio ne ha accompagnato nella preghiera la figura durante la cerimonia funebre nella chiesa di San Zeno. Aveva ereditato dal papà una piccola porzione di terra, poche pertiche, da coltivare nelle campagne di via Brignano dove viveva con la famiglia.

Competenza e capacità

La determinazione, la competenza e la capacità di operare ne hanno fatto nel tempo un protagonista di primo piano nella realtà agricola di Treviglio e del territorio: «un patriarca», lo definisce l’ex sindaco Luigi Minuti, nonché un antesignano nello sviluppo tecnologico dell’agricoltura. Aveva ingrandito di molto le pertiche della azienda, realizzandovi anche, a potenziamento del settore zootecnico, una struttura di autoproduzione di energia elettrica, biogas, di sicura efficienza per la stalla e i capi in essa presenti.

Zootecnica e campi

Sostenitore della Coldiretti, amava moltissimo il suo lavoro spesso sottoposto a interessanti visite didattiche di scolaresche. L’amico giornalista Giuseppe Bracchi rammenta le molte volte in cui lo intratteneva raccontandogli che l’impegno fra zootecnia e campi rappresentava per lui la realizzazione di un sogno per la natura, da sempre coltivato. Attivo fino a pochi giorni fa nella azienda, prodigo di consigli ai figli subentrati nella guida, ha continuando a seguire da vicino gli sviluppi del lavoro con lo stile dell’innamorato della terra da coltivare e da rendere sempre più fertile e produttiva grazie alla modernità degli impianti e alle scelte innovative.

La ricerca e lo sviluppo

Lascia nel dolore la moglie Cristina e i figli Antonio, Annalisa, Federico e Matteo e tanti amici, soprattutto quelli con i quali amava intrattenersi a fine lavoro giocando alle carte al Monte Tabor. Angelo Manenti, un uomo che ha amato Treviglio condividendone da protagonista attivo gli sforzi per un costante cammino di sviluppo.

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