Alex stava rimuovendo una pianta
Dolore a Urgnano, lascia un bimbo di 4 anni

La notizia della morte di Alex ha destato profonda commozione a Urgnano, paese di origine dell’imprenditore conosciuto da tutti col nome di «Ol Gabbia». La disgrazia in un azienda ad Alessandria: Alex Gabbiadini stava rimuovendo una pianta spezzata dal maltempo quando è rimasto schiacciato dal tronco. Lascia la moglie e il figlio di 4 anni

Stava rimuovendo un grosso glicine all’interno di un’azienda di Alessandria, spezzato dal nubifragio dei primi di agosto, quando l’albero gli è finito addosso senza lasciargli scampo. Vittima dell’infortunio sul lavoro è Alex Gabbiadini, 35 anni di Urgnano, titolare dell’impresa G-Edil, ucciso sul colpo dalla pianta che lo ha schiacciato contro il muretto di cinta dell’azienda di trasporti Autostradale Autolinee.

L’imprenditore da alcuni giorni stava lavorando con altri due suoi dipendenti nel cortile della ditta, in corso Milite Ignoto al civico 36: il compito era anche di rimuovere alcune piante, abbattute dal maltempo che aveva colpito l’alessandrino i primi due giorni di questo mese. Un’operazione che Alex Gabbiadini ieri verso le 10,30 stava compiendo da solo, con l’utilizzo di un braccio meccanico ancorato al pianale del suo camion.

Stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, eseguita dagli agenti della polizia locale e dai tecnici del Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro di Alessandria, sembra che durante la rimozione del glicine, la pianta sia finita verso il muretto, travolgendo mortalmente l’imprenditore, che non ha avuto il tempo di scansarsi. Ad accorgersi di quanto accaduto sono stati alcuni passanti e altre persone presenti nel cortile. Immediata la richiesta d’intervento lanciata al 112, la cui centrale operativa ha inviato sul posto squadre dei vigili del fuoco, un’ambulanza e un’automedica. Per Alex Gabbiadini purtroppo non c’era più nulla da fare.

Imprenditore conosciuto

La salma del 35enne di Urgnano è stata in seguito trasportata nell’obitorio dell’ospedale di Alessandria e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria: nella città piemontese ieri pomeriggio si sono subito recati i genitori e la sorella dell’imprenditore. La notizia della morte di Alex ha destato profonda commozione a Urgnano, paese di origine dell’imprenditore conosciuto da tutti col nome di «Ol Gabbia». Qui abitava in una villetta di via Galileo Galilei 137, insieme alla moglie Marina Prussiani di 27 anni e al figlio Gabriele di soli 4 anni, con i quali aveva trascorso fino a pochi giorni fa le vacanze estive a Jesolo.

In via Galilei abitano numerosi parenti di Alex, ieri annientati dal dolore per la tragedia. Chi ha voluto ricordare il cugino è Paolo Cortinovis: «Siamo ancora increduli per quanto accaduto, pensiamo ad Alex che non c’è più ma anche al dramma che sta vivendo la sua giovane famiglia. Mio cugino era un imprenditore esperto che ha perso purtroppo la vita lavorando, come aveva fatto fin da quando era un ragazzino, con passione e grande capacità».

Alex Gabbiadini aveva iniziato a fare il muratore non appena finite le scuole dell’obbligo, maturando l’esperienza sul campo che lo aveva portato a costituire la G-Edil, impresa edile il cui magazzino si trova a Spirano. Un lavoro che lo appassionava e lo aveva impegnato anche all’estero. L’imprenditore era conosciuto a Urgnano non solo per la sua attività ma anche per il suo carattere solare, le tante genuine amicizie e la passione per l’Atalanta. Smisurato l’amore per la moglie Marina e il piccolo Gabriele, che quest’estate scorrazzava a bordo di un vecchio Maggiolone cabrio nero acquistato solo sei mesi fa: «Erano l’emblema di una felicità – ha detto il cugino –, che trasmettevano anche a noi e ora terremo sempre nei nostri ricordi».

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