Arzago intitola il campo da calcio al bomber Gritti

MEMORIE. Domenica la cerimonia al centro sportivo Il giocatore, colto da infarto nel 2012, si è spento 9 anni dopo. In suo nome è nato il progetto Ancora Vita.

Il campo da calcio del centro sportivo comunale Jessy Owens sarà intitolato a Leonardo Gritti , per tutti il «bomber», l’ex centravanti dell’Us Arzago morto nel novembre 2021 a nove anni di distanza dall’infarto che il 7 giugno 2012 lo aveva colpito negli spogliatoi del campo sportivo di Arzago, al termine di una partita di un torneo estivo, il memorial Erminio Aloardi.

La cerimonia è in programma domenica pomeriggio, alle 16, appena prima dell’inizio della partita di calcio fra le vecchie glorie dell’Arzago e «La Mitica», la nazionale dei guariti dalla leucemia, in quello che sarà il secondo memorial dedicato al ricordo dell’arzaghese Corrado Arrivabene, a 28 anni dalla sua scomparsa.

Gabriele Riva, ex sindaco di Arzago, oggi consigliere comunale di maggioranza ed amico di Leonardo Gritti, commenta così questo evento: «Dopo l’edizione del 2022 –spiega Riva – riproponiamo anche quest’anno la sfida fra vecchie glorie dell’Arzago e La Mitica in ricordo di Corrado Rivabene, con il desiderio di farlo diventare un appuntamento che abbia una forma definita ed una cadenza annuale. In questa cornice già bella di suo per il

«La partita sarà un momento molto bello, ricorderemo Rivabebene e intitoleremo il campo al bomber Gritti»

messaggio di amicizia e solidarietà che l’accompagna, ci sarà un momento altrettanto bello, l’intitolazione a Leonardo Gritti del campo da calcio. Lui che aveva giocato anche fra i professionisti vestendo nella sua carriera, fra le altre, le maglie di Monza, Leffe, Solbiatese ed Alzano Virescit, nel 2003-2004, un po’ per motivi di lavoro, un po’ per motivi di amicizia, decise di lasciare la Trevigliese per trasferirsi in Terza categoria all’Arzago, dove giocò per quasi dieci anni segnando 132 gol. Non solo per i compagni di squadra e per tifosi ma per tutto il paese lui era il bomber, punto di riferimento dentro e fuori dal terreno di gioco. Intitolargli il campo è una cosa quasi naturale».

Dopo il malore, la solidarietà

La sera che Leonardo si sentì male, subito soccorso dai dirigenti dell’Arzago, fu trasportato d’urgenza al San Raffaele di Milano. Da lì, il mattino seguente, il trasferimento al Policlinico di Zingonia. Gritti rimase in coma per un lungo periodo, lottando tra la vita e la morte per poi rimanere in quella sorta di vita sospesa. Proprio per garantirgli le migliori cure, la famiglia lo aveva portato alla Rsa Ovidio Cerruti di Capriate San Gervasio. In suo nome e dei tanti pazienti nelle sue condizioni è nato il progetto «Ancora Vita» per dare sostegno ai malati ospitati nella struttura e ai loro familiari e «Ancora Vita» è diventato anche il nome del reparto della Rsa capriatese che si occupa di questo genere di pazienti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA