Auto finisce nell’Adda: muore mamma di due figli, interrogato nella notte il marito

Fara Gera d’Adda La tragedia nella tarda serata di martedì 19 aprile: vani i soccorsi per la donna che viveva in paese. Nella notte l’uomo, che era con la moglie in auto e si è salvato, è stato sentito dai carabinieri di Treviglio per chiarire le circostanze dell’accaduto: risulta indagato ma si attendono le disposizioni dell’Autorità giudiziaria.

Sono ancora da chiarire i contorni della tragedia che si è verificata nella tarda serata di martedì 19 aprile, poco dopo le 21,30, a Fara Gera d’Adda, dove un’auto è finita nelle acque del fiume. I sommozzatori arrivati da Treviglio e Milano hanno ritrovato nell’Adda il corpo di una donna, Romina Vento, 44 anni, una mamma del paese: vani purtroppo si sono rivelati i tentativi di rianimarla, la donna è morta poco dopo essere stata estratta dalle acque del fiume. Salvo il marito, Carlo Fumagalli, che viaggiava con lei e che ha raggiunto a nuoto la riva: nella notte tra martedì e mercoledì 20 aprile è stato interrogato dai Carabinieri di Treviglio per chiarire le circostanze dell’accaduto. Risulta al momento indagato anche se i Carabinieri attendono le disposizioni dell’Autorità giudiziaria nel merito. Inizialmente si pensava che nella tragedia potesse essere coinvolto uno dei due figli, ma nella notte è stato confermato che entrambi i ragazzi erano nell’abitazione di famiglia.

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Dinamica da chiarire

Da quel che è stato possibile apprendere, le ricerche erano scattate dopo che un’auto, una Renault Megane bianca, era stata vista finire nel fiume all’altezza di via Angelo Reseghetti, dove si trova un grande parcheggio, molto vicino alla sponda. Ancora non è

chiaro per quale ragione il veicolo sia caduto nelle acque dell’Adda: non è possibile escludere alcuna ipotesi e la dinamica non è stata chiarita. Solo le ricerche e le indagini delle forze dell’ordine permetteranno di appurare cosa sia accaduto: sembra che al volante ci fosse un uomo. Chi è accorso poco dopo sul luogo dell’incidente avrebbe visto infatti un uomo in acqua che cercava di nuotare e nella concitazione di quei momenti, i testimoni gli avrebbero anche sentito gridare: «Mio figlio». All’uomo avrebbero indicato il vicino isolotto al centro del fiume, prima dell’imbocco del canale Italgen.

Quel che è certo è che l’auto è stata trovata nel fiume, a poca distanza dall’imbocco del canale del linificio. A lanciare l’allarme sono state alcune persone che si stavano allenando nel vicino impianto sportivo comunale: sono stati loro prima a notare il passaggio dell’auto lungo la via, e poco dopo a sentire delle grida d’aiuto.

L’allarme e i soccorsi

Immediatamente è stato lanciato l’allarme e la macchina dei soccorsi si è messa in moto: insieme ai sommozzatori, sono arrivate sul posto le squadre dei vigili del fuoco da Bergamo, Dalmine e Treviglio e il personale sanitario con ambulanza e automedica. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Treviglio e il sindaco di Fara Gera d’Adda, Raffaele Assanelli.

Poco dopo l’inizio delle ricerche, purtroppo, una donna è stato rinvenuta circa 300 metri a valle del luogo in cui si trovava il veicolo. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarla, ai soccorritori non è rimasto che dichiarare il decesso. La coppia coinvolta nell’incidente risiede proprio a Fara e ha due figli, il più piccolo dei quali di soli dieci anni. Oggi sarà possibile delineare con maggiore chiarezza il quadro di quella che purtroppo appare come una terribile tragedia. Dopo essere estratta dal fiume l’auto è stata sottoposta agli esami della Scientifica dei carabinieri e poi portata via col carroattrezzi. La salma sarà sottoposta ad autopsia per capire le ragioni del decesso.

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