Bambini ustionati a Osio Sopra: dimessi una piccola di 3 anni e i tre adulti

Indagini in corso È stata dimessa nella mattinata di martedì 31 maggio una bimba di tre anni dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Restano gravi i due bimbi ricoverati a Milano. Fuori pericolo i tre papà.

È stata dimessa nella mattinata di martedì 31 maggio una dei bambini ricoverati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in seguito alle ustioni riportate a causa di una fiammata che ha investito cinque piccoli della scuola d’infanzia San Zeno di Osio Sopra e tre adulti nel giardino dell’asilo mentre venivano fatti arrostire dei marshmallow. Si tratta di una bimba di tre anni che ha lasciato l’ospedale stamattina. Fuori pericolo anche i tre papà che erano stati ricoverati a Zingonia dopo l’inalazione di fumi e con lesioni di lieve entità. Restano invece ancora gravi le condizioni dei due bimbi ricoverati negli ospedali milanesi (Buzzi e Niguarda). Sull’accaduto indagano ora i carabinieri della Compagnia di Treviglio. Sul posto è arrivata anche la pm Silvia Marchina: la Procura ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime, al momento contro ignoti, e intanto ha acquisito documentazione in merito all’organizzazione dell’asilo e alla struttura.

La ricostruzione e le indagini

La sezione Blu, venti bambini in tutto, era coinvolta nella mattinata di lunedì 30 maggio, in un’attività di «orienteering»: un percorso all’aria aperta nel giardino della scuola. Sembra che a proporla sia stato un papà, molto attivo nel dare una mano in varie attività della scuola. E infatti ieri nel giardino dell’asilo erano presenti anche tre genitori (oltre a un’insegnante e un’assistente educatrice della scuola). Quanto è successo non ha però tanto a che fare con l’orienteering (che era già stato proposto in passato), quanto con il fatto che a un certo punto, intorno alle 10,30, nel giardino sarebbe stato acceso un fuoco con l’obiettivo di riscaldare dei «marshmallow», piccoli dolci che vengono appunto infilati su stecchini e passati sul fuoco. Qualcosa, però, è andato storto. La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti, ma dalle prime ipotesi sembrerebbe che sul fuoco, acceso a terra in una sorta di braciere circondato da pietre, sia stato gettato – si presume da parte di uno degli adulti presenti – del liquido infiammabile, forse etanolo o similari. La sostanza avrebbe provocato una fiammata che ha investito coloro che si trovavano nei pressi: i cinque bambini, appunto, ma anche i tre genitori. La fiamma si sarebbe poi rapidamente ritirata: all’arrivo dei vigili del fuoco restavano solo poche fiammelle, che comunque non avrebbero oltrepassato il cerchio di pietre. Purtroppo però quel divampare è bastato per causare il ferimento di otto persone.

Le condizioni dei piccoli feriti

Immediato e massiccio l’intervento dei soccorritori: oltre agli elicotteri da Bergamo e da Brescia e ai mezzi di soccorso sono arrivati vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale. Sul posto anche il parroco don Luca Guerinoni, presidente della scuola, subito accorso, il sindaco Edilio Pelicioli e il vice Nicola Cagliani. I tre papà rimasti feriti, di 35, 36 e 40 anni, sono stati trasportati all’ospedale di Zingonia in codice verde e giallo: sono stati dimessi nella mattinata di martedì 31 maggio. I due bambini le cui condizioni sono apparse più serie sono stati portati con l’elicottero in ospedali milanesi: una bimba di 4 anni, valutata in codice rosso al momento dei soccorsi, è ricoverata con ustioni multiple al «Buzzi», mentre un coetaneo si trova al Niguarda, dove è arrivato in codice giallo. I due piccoli non sarebbero in pericolo di vita ma le loro condizioni restano gravi.

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Gli altri tre piccoli coinvolti - due bambine di tre e cinque anni e un maschietto di sei – sono stati portati invece in codice giallo al «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo. Nella mattinata di martedì la buona notizia: uno dei piccoli è stato dimesso. Si tratta di una bimba di tre anni. Per gli altri bambini, sia dei «Blu» sia delle altre sezioni, da subito lo sforzo del personale scolastico è stato di far proseguire la giornata il più possibile nella normalità. Forte, ovviamente, la preoccupazione tra i genitori: in tantissimi, non appena saputo dell’accaduto, hanno telefonato o sono andati fuori dalla scuola per accertarsi delle condizioni dei figli. Intorno alle 13 il comandante della polizia locale Derek Cattaneo ha fornito alcune prime informazioni all’esterno, spiegando che, tolti i piccoli feriti i cui genitori erano stati subito avvisati, gli altri bambini stavano bene. Anche un’operatrice della scuola ha rassicurato su quanto stava avvenendo all’interno. Alle famiglie è stato inviato un messaggio. I primi alunni sono usciti intorno alle 13,15, ma la gran parte sono rimasti fino all’orario di termine delle lezioni (tra le 15,30 e le 16 circa).

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Le indagini in corso

Sull’accaduto indagano ora i carabinieri della Compagnia di Treviglio. Sul posto è arrivata anche la pm Silvia Marchina: la Procura ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime, al momento contro ignoti in attesa della Querela di parte. La Procura intanto ha acquisito documentazione in merito all’organizzazione dell’asilo e alla struttura. Tra i genitori all’uscita ieri poca voglia di parlare, nell’attesa di capire meglio cosa sia accaduto in questa scuola che a più voci viene definita «rigorosissima». Tanto desiderio, invece, di rassicurare i bambini, di ascoltarne i racconti. «C’era un fuoco vero», dice un bimbo in braccio al papà. Come parlare con i piccoli di quello che è successo sarà un altro capitolo di questa storia. Nella speranza di riabbracciare presto i compagni rimasti feriti.

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