
Chiamamifaro al Rebel summer festival di Treviglio
IL CONCERTO. L’artista bergamasca, reduce dall’ultima stagione di Amici, headliner della serata dedicata al pop giovanile.
Treviglio
Il Revel Summer Festival, la manifestazione organizzata dal locale Revel negli spazi esterni della fiera di Treviglio, nell’ottavo giorno di un’edizione 2025 segnata dal maltempo nel primo fine settimana di concerti ha dato spazio al mondo del pop giovanile.
Headliner e ospite d’eccezione della serata è stata infatti Chiamamifaro, la cantante classe 2001 reduce dall’ultima stagione di Amici, da un instore tour che l’ha vista presentare il suo nuovo album «Lost & Found» e da un’esibizione d’apertura d’eccezione nella data finale dei Pinguini Tattici Nucleari allo stadio olimpico di Roma.
L’apertura di serata
Ad aprire la serata, caratterizzata dopo un ottimo dj set in stile Electro Swing da parte del collettivo dj Radio Montello, è stata «Caro Wow», cantante classe 1999 impegnata in questi mesi nel tour promozionale del suo EP d’esordio «Mezza Morta». Circa trenta minuti sul palco per lei e il suo particolare approccio alla musica basato su uno spettro di generi e stili che, volendo trovare dei punti di riferimento, spaziano dall’elettronica al cantautorale, con accenni di hyper pop che restituiscono sensazioni lontanamente del panorama musicale dell’estremo oriente. Da lodare l’approccio di Caro Wow molto diretto e sincero con il suo pubblico, a cui ha più volte parlato da amica e con cui ha riso di alcuni piccoli errori d’esecuzione sul palco -cose di poco conto che non hanno influenzato negativamente l’esibizione-.
Chiamamifaro sul palco
L’ingresso di Chiamamifaro sul palco, anticipato da un suo piccolo monologo sul perdere qualcosa -qualsiasi cosa-, è stato sulle note di «Perché», il primo singolo prodotto all’interno della scuola di Amici. Il brano, eseguito per la prima volta con alle spalle una band, è risultato molto più adatto ai live di quanto normalmente ci si potrebbe aspettare da un pezzo nato in una realtà solista. È dal brano «Acqua passata» in poi però che si è notato il vero cambio di passo, con la cantautrice orobica pienamente padrona del palco e perfettamente a suo agio nell’intrattenere il pubblico in una scaletta che ha accolto in egual misura canzoni pre e post «Amici». In definitiva, una serata ovviamente orientata verso un pubblico giovanile ma comunque in grado di sorprendere e di offrire uno spaccato interessante sul dualismo del mercato musicale pop italiano, attualmente diviso tra contaminazioni forti provenienti dal mercato internazionale e la ricerca di una nuova identità cantautorale in grado di rappresentare culturalmente le nuove generazioni.
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