Fuga in moto dopo i furti in casa: preso con il kit dello scasso

OSIO SOPRA. Fermato dai carabinieri dopo un inseguimento un 58enne che ha colpito insieme a un complice. Recuperati i gioielli sottratti, trovata anche una ricetrasmittente sintonizzata sulle frequenze delle forze dell’ordine e un foglietto con indicate tutte le frequenze della Lombardia.

Una folle fuga su un motociclo Honda, con la targa contraffatta, sulla strada che da Osio Sopra va a Boltiere per poi spingersi verso Brembate. Una serie di sorpassi azzardati, a forte velocità. In sella al motociclo due uomini che, scoperti durante un tentativo di furto, cercavano di dileguarsi. Alla loro fuga hanno poi messo la parola fine i carabinieri della compagnia di Treviglio: a Brembate è stato bloccato il conducente del motociclo, C. L., mentre il complice è riuscito ad allontanarsi. Tutta la vicenda è stata poi dipanata il 25 agosto in tribunale.

Radio e spray urticante

L’uomo, italiano, classe 1965, residente a Ivrea, in tasca aveva diversi monili (orologi, anelli, spille, collane), risultati rubati poco prima da un’abitazione di Osio Sopra (dove ha tentato anche un altro furto). Nel marsupio aveva anche una ricetrasmittente sintonizzata sulle frequenze delle forze dell’ordine e un foglietto con indicate tutte le frequenze della Lombardia. Non mancava dello spray urticante e, nelle borse del motociclo, gli arnesi per lo scasso. Già gravato da numerosi precedenti dal 1991 – è stato anche in detenzione domiciliare fino al 23 maggio 2023 – C. L. ha ammesso subito ai carabinieri di aver rubato i preziosi in un’abitazione, indicando anche l’indirizzo.

Restituiti i gioielli

A Osio Sopra, i militari hanno quindi verificato il tentativo di furto in un’abitazione, e grazie alle iniziali incise sugli anelli, hanno poi individuato con esattezza la vittima del furto a cui sono stati restituiti i gioielli. Quella di Osio Sopra non era l’unica denuncia di furto, un’altra è arrivata da Dalmine: una donna si è trovata uno sconosciuto con il casco in casa. Anche in questo caso, l’intrusione in casa è avvenuta in seguito alla forzatura o rottura di una finestra (da qui, la disponibilità dell’uomo a pagare i danni).

Pronto a risarcire i danni

In tribunale, C. L. ha preferito non rivelare il nome del suo complice, ammettendo la fuga pericolosa, e il furto e il tentato furto avvenuto a Osio, ma dicendosi disponibile a risarcire i danni anche per il fatto di Dalmine. E inoltre ha assicurato che il proprietario del motociclo, suo amico, è estraneo ai fatti. «Sono dispiaciuto, solo che il lavoro è quello che è – ha affermato davanti al giudice dicendo di lavorare come ferraiolo –, ad agosto si ferma. Non trovo lavoro e non volevo chiedere soldi a mio padre». Per l’uomo, che farebbe anche volontariato in Croce rossa, sono stati disposti i domiciliari a casa della compagna ad Asti. Termine alla difesa, si torna in aula il 18 ottobre.

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