Intossicazione alimentare al centro di accoglienza: 62 su 130 in ospedale

ROMANO DI LOMBARDIA. Soccorsi nella notte tra lunedì e martedì all’ex hotel dove erano ospitati richiedenti asilo. Trovata anche una perdita d’acqua. La struttura è stata evacuata. Nessuna delle persone che hanno accusato malesseri risulta in condizioni gravi. Dopo il sopralluogo di Comune, Prefettura, carabinieri, vigili del fuoco e cooperativa, si è deciso di fare rientrare nella serata di martedì in struttura 99 persone.

Soccorsi nella notte tra lunedì 2 ottobre e martedì 3 al centro di accoglienza dei richiedenti asilo a Romano di Lombardia, nell’ex hotel La Rocca in via del Commercio, dove erano ospitate circa 130 persone. Diversi ospiti hanno accusato disturbi causati, secondo i primi accertamenti, da un’intossicazione alimentare. Sul posto sono intervenuti i mezzi dell’Areu, i vigili del fuoco di Romano e del nucleo Nbcr di Bergamo, i carabineri di Calcio e Romano, il sindaco Sebastian Nicoli, il capo dell’ufficio tecnico comunale e l’Ats.

Portati in diversi ospedali

I pazienti sono stati prima valutati sul posto dal personale sanitario intervenuto con 3 mezzi di soccorso avanzato e successivamente distribuiti in vari ospedali con 5 ambulanze più altri 6 veicoli (auto e furgoni) messi a disposizione delle organizzazioni di volontariato locali ad integrazione dei mezzi di soccorso. Sono complessivamente 62, spiega l’Areu, le persone portate in ospedale per le cure del caso, nessuno risulta in condizioni critiche: si tratta di codici gialli o verdi. Nel dettaglio, 8 pazienti sono stati portati all’ospedale di Romano, 7 al Policlinico di Zingonia, 7 al Bolognini di Seriate, 5 a Treviglio, 6 a Chiari, 3 all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, 4 a Crema, 3 ad Alzano, 4 a Ponte San Pietro, 4 a Lodi, 4 a Melzo, 4 a San Giovanni Bianco, 3 a Vimercate.

Perdita d’acqua

Inizialmente si temeva che i malesseri potessero essere stati causati da qualche sostanza nell’aria, dopo i primi riscontri la causa è stata individuata in una intossicazione alimentare. Saranno effettuati degli esami per stabilire con più precisione l’origine di quanto accaduto. Durante l’ispezione, effettuata con il sindaco, è stata riscontrata anche una grossa perdita d’acqua. La struttura, gestita da una cooperativa, è stata evacuata: i migranti sono stati trasferiti in altre strutture della Bergamasca.

Dopo il sopralluogo deciso il rientro

Martedì pomeriggio a seguito di un nuovo sopralluogo di Comune, Prefettura, carabinieri, vigili del fuoco e cooperativa si è deciso di far rientrare in struttura 99 richiedenti asilo fino ad arrivare nelle ore successive fino a 112. Il sindaco Sbeatian Nicoli si è detto contrario al rientro e ha chiesto di visionare le relazioni dei vigili del fuoco e di Ats.

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