La caccia all’evasore di Imu e Tari frutta oltre 300 mila euro alle casse comunali

Arcene.È l’ammontare delle imposte non pagate da alcuni cittadini tra il 2019 e il 2021. Il sindaco: «Così possiamo scongiurare l’aumento dell’Irpef. Se tutti pagano le tasse, paghiamo tutti di meno». Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 13 dicembre.

La caccia all’evasore nel Comune di Arcene ha portato i suoi frutti: nelle casse comunali sono entrati oltre 300 mila euro di Imu e Tari non pagata da alcuni arcenesi negli anni fra il 2019 e il 2021. La comunicazione è stata data nell’ultima seduta del Consiglio comunale: «Si tratta di una bella notizia – dice il sindaco, Roberto Ravanelli (lista «Insieme per Arcene») – sulla giustizia fiscale non possiamo transigere. Se tutti pagano le tasse, paghiamo tutti di meno. Aver recuperato questa cifra importante ci ha permesso di scongiurare l’aumento dell’Irpef che, altrimenti, sarebbe stato inevitabile. Un grazie va anche agli uffici per il capillare lavoro svolto». Per esattezza, per quanto riguarda l’Imu sono stati recuperati 53mila euro nel 2019, 58mila nel 2020 e 133mila nel 2021. Per quanto riguarda la Tari, invece, 14mila euro nel 2019, 32mila nel 2020 e 47mila nel 2021. Per un totale quindi di 337mila euro. Questa entrata inaspettata permetterà al Comune di andare anche a coprire le bollette che hanno visto un rialzo a causa dei maggiori costi energetici.

In merito, durante il Consiglio comunale, la minoranza («Lista civica CambiArcene») non ha mancato di avanzare critiche alla maggioranza: «Bene le risorse in più a disposizione – ha affermato il consigliere Vladimiro Poletti – mi sarei però aspettato nel contempo un’Amministrazione comunale attenta a rimodulare le spese energetiche, intervenendo magari sull’illuminazione pubblica che, in alcune parti del paese, di notte potrebbe essere abbassata. Non è stato invece così».

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