L’ex statale 42 più snella «senza» Verdello. Ora il nodo è l’innesto alla tangenziale sud

Il viaggio. Pochi minuti per percorrere la nuova strada che evita il semaforo: prima ce ne volevano dai 15 ai 25. Ma le code si ritrovano qualche chilometro più a nord. Il sindaco: «Paese alleviato, i problemi sono altrove».

La sensazione è talmente inusuale da diventare difficile persino da raccontare. Insomma, imboccare la nuova tangenziale a est di Verdello aperta lo scorso 20 dicembre e inaugurata 7 giorni dopo e venire catapultati - l’impressione è quella - dalla provinciale Francesca, dunque a sud di Verdello, sull’ex statale 42, direttamente alla rotatoria più a nord dello stesso paese, nel giro di quattro, cinque minuti, appare quasi come un viaggio surreale.

Non ai confini della realtà, ma a quelli di questo paese di ottomila abitanti a metà tra Treviglio e Bergamo, il cui nome per (troppi) anni è stato sinonimo non di ciò che in realtà si meritava - come la bella prepositurale dedicata ai Santi Pietro e Paolo e il cui nucleo originario risale a quasi mille anni fa, il cinquecentesco santuario di Santa Maria Annunciata, la villa Gambarini che ospita il municipio - quanto piuttosto di un semaforo invalicabile, soprattutto - ma non solo - nelle ore di punta. Quello che per decenni, e in un crescendo, ha tenuto fermi in coda migliaia e migliaia di automobilisti che percorrevano l’ex statale 42 da Treviglio a Bergamo e viceversa.

Coda che, per l’appunto durante i momenti di traffico più intenso, si snodava per chilometri all’interno di Verdello: chilometri che per automobilisti e camionisti si trasformavano in decine di minuti buttati via. Un quarto d’ora quando andava bene, fino a venti, venticinque minuti nei casi peggiori. Tanto da arrivare a far imparare a memoria agli automobilisti, per passare il tempo, il numero degli archi di porticati e vetrine ai lati della strada (dodici a sinistra, più una finestra, e tredici a destra) arrivando da Treviglio e quello degli alberi arrivando da Bergamo (28, tutti sulla sinistra, dallo svincolo di via De Gasperi al famigerato semaforo).

Così ora saltare tutto questo grazie alla nuova tangenziale sembra quasi troppo facile: e guidando su questa strada così scorrevole diventa inevitabile scrutare con una certa curiosità l’anomala velocità con cui scorre l’abitato di Verdello alla propria sinistra o destra a seconda che si arrivi da nord a sud. Pur mancando ancora un ultimo tratto - meno di 900 metri - per chiudere questo semicerchio di asfalto e ricollegarlo anche a sud di Verdello all’ex statale 42 (attualmente la nuova strada finisce sulla provinciale Francesca), già l’attuale nuova circonvallazione velocizza decisamente il viaggio tra le due principali città della nostra provincia. Si risparmiano, a seconda dell’orario, tra i dieci e i venti minuti.

Pur mancando ancora un ultimo tratto - meno di 900 metri - per chiudere questo semicerchio di asfalto e ricollegarlo anche a sud di Verdello all’ex statale 42, già si risparmiano tra i dieci e i venti minuti

Purtroppo, però, il problema dei rallentamenti e delle code su questa arteria è tutt’ altro che risolto. Si è semmai spostato di alcuni chilometri più a nord. Ora il nodo è infatti diventato lo svincolo - senza semaforo, ma con rotatoria - tra la 42 e la tangenziale sud di Bergamo, che si incrocia poco prima di Stezzano.

Il centro di Verdello

Complice evidentemente l’importanza delle due arterie, qui le colonne d’auto sono ancora quotidiane, sempre soprattutto negli orari di punta. Al contrario, la tangenziale che taglia (a ovest) Arcene, quella che taglia (a est) Stezzano e la nuova che taglia (a est) Verdello, velocizzano decisamente il viaggio. Tanto che a entrare, per pura curiosità, nel centro di Verdello, ci si imbatte in un insolito traffico di poche vetture, simile al centro di tanti altri comuni della nostra provincia. «Non abbiamo registrato un calo di clienti, anzi i nostri affezionati continuano a venire qui - spiega Cristina Prussiani, che gestisce dal 2014 il distributore di carburante Af Petrol a cinquanta metri dal famigerato semaforo -. Anzi, il fatto di non essere più in coda, credo spingerà più gente a fermarsi. Ci spaventa di più lo stop allo sconto sulle accise».

Il sindaco di Verdello

«Il paese è già molto più vivibile e i miei concittadini sono contenti - confida il sindaco Fabio Mossali -: anche i camionisti stanno imparando la nuova strada e non abbiamo volutamente sanzionato nessuno. Ora i rallentamenti sono altrove». Inevitabile una domanda sull’autostrada Bergamo-Treviglio: serve? «Non ci siamo mai schierati perché non è previsto qui il passaggio, ma è un dato oggettivo che la tangenziale di Verdello abbia fatto bene a Verdello e snellito il percorso Treviglio-Bergamo. Se dobbiamo dire che abbia risolto il problema del traffico sulla 42, quello no: oggettivamente c’è ancora».

© RIPRODUZIONE RISERVATA