Manca il medico? Si prenota al telefono. Ma sale la polemica

Sanità Il servizio parte lunedì 4 luglio in alcune zone lasciate scoperte anche dalla Continuità assistenziale. Critici i sindaci: si complica una situazione precaria.

L’attività della Cad (Continuità assistenziale diurna) da domani si trasformerà, in via sperimentale, in un servizio telefonico e in un sistema informatico dedicato per visite ed emissione delle ricette. Questa trasformazione è stata decisa dall’Ats Bergamo e riguarda quei Comuni (in Bergamasca sono Castione, Palosco, Levate, Pontirolo Nuovo, Fara Gera d’Adda, Sedrina, Serina, Zogno e Treviglio) in cui fino a ieri, per le persone rimaste senza medico di assistenza primaria, erano state messe a disposizione delle Cad «fisiche» ossia dotate di una sede in cui, previo appuntamento, ci si poteva recare e trovare un dottore. Ora, invece, i pazienti, usando gli stessi numeri di telefono con cui prima contattavano la Cad, potranno collegarsi a un call center gestito direttamente da Ats. «Gli operatori – spiegano dall’azienda sanitaria - fisseranno per loro l’appuntamento nell’ambulatorio del medico di assistenza primaria logisticamente più vicino. ll professionista visualizzerà la prenotazione nella sua agenda e le prestazioni verranno erogate a partire dal giorno successivo». Il servizio telefonico sarà attivo da lunedì 4 luglio fatta eccezione per Treviglio dove partirà invece l’11 luglio (quindi per la settimana da domani fino a venerdì 8 la Cad «fisica» rimarrà regolarmente attiva).

La comunicazione

È stato il direttore generale dell’Ats Bergamo Massimo Giupponi a comunicare in videochat questo cambiamento al Consiglio di rappresentanza dei sindaci. Dai sindaci interessati la notizia non è stata accolta molto positivamente, anche per i tempi stretti dei suoi effetti. Alcuni di loro hanno poi informato del cambiamento in vista i loro cittadini senza medico di assistenza primaria con comunicati attraverso cui hanno assunto posizione critiche. Come il sindaco di Pontirolo Gigliola Breviario: «Ancora una volta – scrive il primo cittadino – ci troviamo nelle condizioni di dover fronteggiare una situazione sempre più difficoltosa. Con gli altri sindaci dei Comuni con la medesima carenza di medici di medicina generale, faremo tutto il possibile per individuare alternative al modello organizzativo proposto da Ats».

«La situazione già precaria si complica ulteriormente con questa insolita e improvvisa decisione»

Sulla stessa linea le opinioni del sindaco di Fara d’Adda Raffaele Assanelli: «La situazione già precaria – ha riportato su Facebook – si complica ulteriormente con questa insolita e improvvisa decisione. Insieme agli altri sindaci del territorio assicuro una decisa presa di posizione al fine di contribuire ed alleviare il forte disagio». E quella del sindaco di Levate Maickol Duzioni: «Da lunedì (domani per chi legge, ndr) – afferma – mi aspetto purtroppo pesanti disagi per i levatesi rimasti senza dottore. Non si può inoltre fornire una comunicazione di questo tipo dall’oggi al domani. Alla popolazione doveva essere dato maggiore preavviso».

Critiche alla sostituzione della Cad «fisica» con il servizio telefonico arrivano anche dal consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella: «I pazienti senza medico di base che fino ad ora si erano rivolti alla Cad dovranno d’ora in poi rivolgersi a un call center per poter tentare di prenotare un appuntamento con primo medico di medicina generale disponibile, non si sa dove e non si sa quando. Mi chiedo quanti saranno i medici disponibili, in particolare a luglio e agosto, e quindi gli spazi e l’attenzione che saranno dedicati ai nuovi pazienti».

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