Morto in moto a 21 anni, Levate piange Alessandro Cristian Locatelli. La tragedia sulla strada di casa

L’incidente. Il giovane lunedì pomeriggio aveva appena salutato la fidanzata e stava rincasando con la sua Ducati. Ancora duecento metri e sarebbe arrivato, invece è stato fatale l’impatto con un albero.

Aveva appena salutato la fidanzata e si stava dirigendo a casa, distante solo poche centinaia di metri, quando ha perso il controllo della sua motocicletta Ducati Monster, andando poi a sbattere in modo molto violento contro uno degli alberi lungo la carreggiata stradale. Così lunedì pomeriggio a Levate, intorno alle 17,30, ha perso la vita Alessandro Cristian Locatelli, operaio di 21 anni che abitava in paese con la famiglia. Il ventunenne, che al momento dell’incidente stava percorrendo viale Italia, avrebbe fatto tutto da solo.

I rilievi sono stati effettuati dagli agenti della polizia stradale di Treviglio. Secondo una prima ricostruzione, lasciata la fidanzata, il giovane motociclista sarebbe partito a velocità sostenuta in direzione nord. Se non fosse successo nulla, percorso viale Italia, avrebbe superato la rotatoria all’incrocio con via Selene, dopodiché, viaggiato per altri 200 metri, sarebbe arrivato in via Del Pero dove abitava con il padre Giuseppe, la mamma Anna, la sorella Roberta. Purtroppo, arrivato alla curva che viale Italia compie all’altezza della carrozzeria di proprietà di uno degli zii del giovane, il ventunenne avrebbe sorpassato un’auto. A questo punto si sarebbe trovato di fronte un’altra auto che proveniva dalla direzione opposta, cosicché sarebbe rientrato bruscamente nella sua corsia, perdendo il controllo della sua Monster, andata a sbattere contro un cordolo per poi uscire fuori strada.

Proprio in quel punto la carreggiata è costeggiata da una siepe e da un filare di alberi a grosso fusto: ed è proprio contro uno di questi che Alessandro, dopo essere stato sbalzato dalla sua due ruote, è sfortunatamente finito. Gli automobilisti che hanno assistito all’uscita di strada del motociclista si sono immediatamente fermati a prestargli soccorso. C’è stato chi ha subito provato a sottoporlo a massaggio mentre altri hanno dato l’allarme. Sul posto sono poco dopo intervenuti i mezzi di soccorso. Le condizioni di Alessandro sono apparse subito disperate: i soccorritori, giunti in viale Italia, hanno poi continuato con le operazioni di rianimazione ma, alla fine, si sono dovuti arrendere e non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il primo dei famigliari a raggiungere il luogo della tragedia è stato lo zio che gestisce l’officina nelle vicinanze: non immaginava che fosse coinvolto il nipote.

Capito invece che il giovane a terra era Alessandro, lo zio ha avvisato gli altri famigliari. Sul luogo dell’incidente sono quindi arrivati il padre del ragazzo, in moto, e la mamma, in auto. Quest’ultima non è poi più stata in grado di guidare: appreso che il figlio era deceduto, è stata accompagnata a casa in stato di choc. Visibilmente sconvolto anche il padre. La famiglia di Alessandro Cristian Locatelli era originaria di Curno e, per ragioni lavorative, si era trasferita diversi anni fa a Levate. Ma il ventunenne era ancora molto legato alla comunità di origine, dove aveva molti amici.

Si era diplomato come perito meccanico all’Itis Paleocapa di Bergamo, poi aveva iniziato a frequentare la facoltà di Ingegneria a Dalmine che, però, dopo la pandemia, aveva deciso di lasciare per entrare nel mondo del lavoro. Ultimamente lavorava come operaio in un’azienda di Pontirolo Nuovo. Il magistrato di turno, informato di quanto accaduto, ha dato subito il nulla osta alla restituzione ai familiari della salma del ventunenne che, grazie alla disponibilità del parroco di Levate don Stefano Bolognini, è stata composta nell’«Aula del dialogo», di fronte alla chiesa parrocchiale. I funerali di Alessandro Cristian Locatelli saranno invece celebrati nella chiesa parrocchiale di Curno, mercoledì alle 15. Di quanto accaduto è stato subito informato anche il sindaco di Levate, Maickol Duzioni: «La morte di un giovane di 21 lascia sbigottiti – ha commentato –: come comunità non possiamo che stare vicini alla sua famiglia sconvolta da questa tragedia».

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