Piazzano assi sulla ciclabile a Misano
«Chi li ha visti si faccia avanti»

In azione alcuni ragazzini. Il sindaco: «Gesto molto pericoloso». Sul posto sono arrivati i carabinieri.

«Non ho parole. Una cosa del genere mi mancava. Inimmaginabile». È allibita Daisy Pirovano, sindaco di Misano Gera d’Adda, dopo che ieri sera una cittadina l’ha avvertita che alcuni ragazzini avevano piazzato due assi in legno di traverso sulla pista ciclopedonale di via Carioni, lungo la strada che porta al vicino Santuario di Caravaggio.

Un gesto con l’unico, incomprensibile intento di far cadere eventuali ciclisti: incidenti che non si sono concretizzati proprio perché una misanese ha assistito da lontano alla scena e, fotografate e rimosse le assi, ha subito avvertito il primo cittadino che, a sua volta, ha contattato i carabinieri. I militari hanno effettuato un sopralluogo nella zona, senza più trovare i responsabili. Di qui l’appello del sindaco Pirovano: «Se qualcuno avesse visto o sapesse chi sono questi deficienti – ha scritto senza mezzi termini ieri sera su Facebook –, è pregato di segnalare subito a me o direttamente ai carabinieri. Grazie alla ragazza: grazie alla sua accortezza e rapidità ha probabilmente evitato un brutto incidente». Nella zona non ci sono le telecamere, ma la speranza è che altri residenti – il punto di via Carioni è all’altezza dei palazzi San Lorenzo – possano aver visto il gruppetto di ragazzini in movimento. Erano in bici e sono arrivati dalla zona del Santuario. «Di gruppetti di ragazzini che arrivano da fuori paese e fanno un po’ gli scalmanati me ne sono già stati segnalati – spiega ancora il sindaco Pirovano –, ma non si era mai arrivati a un fatto del genere».

Resta anche da capire dove i ragazzi abbiano preso le due assi: «Forse da alcune piante lì vicino – ipotizza il primo cittadino –, dove le assi venivano usate per tenere dritti gli arbusti. Non credo siano arrivati in bici con delle assi così lunghe sottobraccio». I due legni sono stati infatti appoggiati sui cordoli laterali della pista, di traverso ma non paralleli, in modo da restare sollevati di alcuni centimetri: purtroppo l’ideale per causare una caduta a chi sarebbe sopraggiunto in bicicletta. «Ho fatto il post solo per cercare di individuare gli autori e non per aizzare commenti con insulti – conclude il sindaco –: credo che “deficienti” sia più che sufficiente»

© RIPRODUZIONE RISERVATA