Punti nascita, Treviglio al top nel 2022. Tutti calano, qui 17 parti in più: 886 fiocchi

Sanità. Il polo della Bassa incornicia un anno speciale: è l’unico della Bergamasca con il segno positivo. Il direttore di Ostetricia, Villa: «La mossa strategica è stato lavorare con il territorio attraverso i consultori».

Cresce il trend delle nascite all’ospedale di Treviglio, l’unico della nostra provincia ad avere nel 2022 il segno positivo con 17 parti in più rispetto agli 869 dell’anno precedente. Un andamento controtendenza quello dell’anno appena concluso, se confrontato con le altre strutture ospedaliere: il Papa Giovanni registra, infatti, 3.984 parti, 18 in meno, il Bolognini di Seriate si ferma a 1.864 contro i precedenti 1.961 e il Policlinico San Pietro segna una diminuzione di 42 parti, passando dai 592 dello scorso anno a 550.

A Treviglio nel reparto di Ostetricia sono venuti al mondo 886 neonati, di cui 6 gemelli: 455 femmine e 431 maschi, con parti in maggioranza naturali e un’incidenza dei cesarei pari al 21%. La percentuale dei bimbi stranieri è del 55,8%, contro il 44,2% di quelli italiani. La dottoressa Antonella Villa, direttore della struttura complessa di Ostetricia e ginecologia dell’Asst Bergamo Ovest, commenta: «L’aumento è del 2,5%, sembrerebbe una percentuale non strabiliante, invece lo è perché se si va a vedere il trend nazionale di questi anni si nota un calo che varia dal 5 al 10%. Si tratta di un risultato di squadra partito dal progetto del 2018 con il quale volevamo valorizzare il nostro Punto nascita. La mossa strategica è stata anche quella di lavorare con il territorio attraverso i consultori ginecologici presenti a Treviglio, Romano, Dalmine, Zanica, Ponte San Pietro e Calusco, presieduti da una ginecologa dell’Asst e coinvolgendo anche le ostetriche».

Partendo da un’analisi dell’andamento parti, si trattava principalmente di attirare le future mamme che soprattutto nella zona orientale della pianura preferivano andare a partorire in altri ospedali, anche del Bresciano, ma non a Treviglio. Il reparto di Ostetricia dell’ospedale trevigliese conta quattro sale parto, stanze riservate alle pazienti gravide e puerpere, altre dedicate alle pazienti ginecologiche, il nido e il pronto soccorso ginecologico. Sono presenti 12 medici e il personale ostetrico è composto da 25 persone.

«Significativa è la funzionalità del pronto soccorso ostetrico – evidenzia Antonella Villa – che permette alle donne di salire in via preferenziale direttamente in reparto per il triage, senza passare da quello generale». Importante anche l’«home visiting»: «È il servizio di ostetrica a domicilio – spiega il direttore – che garantisce nelle prime 48/72 ore dalle dimissioni post parto contatti e visite a casa della paziente dimessa».

Per garantire vicinanza e facile comprensione tra neo mamme straniere e personale di reparto, l’Asst ha anche investito su ostetriche italiane di origine estera, che con la mediazione culturale abbattono le difficoltà delle barriere linguistiche. «Nel progetto che abbiamo avviato – prosegue la dottoressa Villa –, è previsto un percorso fidelizzante, con la presa in carico della donna gravida che viene seguita dalla prima visita fino al parto». Nell’ambito dell’operatività rientrano anche gli incontri di accompagnamento al parto e del dopo nascita, ma anche il supporto psicologico per la prevenzione della depressione post-partum. «Quanto ottenuto dalla nostra équipe – sostiene la dottoressa Villa – è legato anche all’ottimo lavoro svolto dalla direzione strategica, soprattutto nelle figure del direttore socio-sanitario, Andrea Ghedi, e del direttore di dipartimento, Paolo Menghini, pediatra neonatologo».

Antonella Villa conclude: «Anche i social hanno contribuito a far conoscere le potenzialità del nostro reparto con i video pubblicati sulla pagina Facebook dell’Asst Bergamo Ovest che è stata aperta nel 2020 e capace di registrare seimila followers. Un reparto già molto efficiente, le cui sale parto – anticipa – quest’anno saranno sottoposte a restyling».

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