Romano, Agnese Bergami compie 100 anni: maestra per sempre

La signora Bergami taglia giovedì 3 febbraio il traguardo in gran forma. Quarant’anni di insegnamento. «Mi chiamavano mamma».

Compie oggi un secolo di vita Agnese Bergami di Romano, che per quattro decenni - dagli Anni ’40 ai ’70 – fu la maestra di generazioni di allievi. Nel giorno di San Biagio taglia un traguardo già raggiunto in città da cinque signore, tutt’ora viventi. Autosufficiente, vive da sola nel suo appartamento della villetta dove al piano superiore abita il genero Luciano: «Devo ammettere che a questa età qualche acciacco ci può anche stare, infatti da qualche tempo a fare le monelle sono le mie gambe – fa sapere seraficamente Agnese e per niente turbata dalla situazione –, però mi arrangio. Per il resto la vista c’è, l’udito anche, mi preparo menù gustosi, quindi lamentarsi è un peccato».

Seconda di dieci figli, in vita sono ancora le sorelle Ide e Nanda, rispettivamente di 94 e 90 anni, anche loro con un passato da insegnanti elementari. «In famiglia anche mio papà Ferdinando e mia mamma Caterina erano maestri elementari – racconta – così come una zia materna, mentre quella paterna insegnava alla scuola dell’infanzia. La strada era indirizzata e quindi dopo il diploma delle magistrali all’istituto Carlo Tenca di Milano ecco le prime supplenze». Il debutto nel 1942 alle scuole elementari di Antegnate: «Qui ci arrivavo ogni giorno in bici da Romano, con qualsiasi tempo. Avevo in un’unica aula 35 bambini, di prima e seconda, nati nel 1935 e nel 1936, tanto rispettosi così come lo erano i genitori. Se penso oggi alle condizioni in cui si lavorava, quasi non mi sembra vero. Ricordo con tanta tenerezza che nelle prime settimane quasi tutti gli alunni mi chiamavano “mamma”, quasi commovente per una ragazzina di vent’anni».

Seguì poi l’insegnamento alla scuola di campagna della località Cavallina di Covo, dove arrivavano i bambini dalle vicine cascine. Da inizio Anni ’50, decennio in cui divenne mamma di tre figli, il passaggio definitivo alla elementari «De Amicis» di Romano dove nel 1979 concluse il suo percorso di insegnante: «In quell’ultima occasione non dimentico che i miei scolari appartenevano alla classe 1971 e li ho seguiti solo per i primi due anni, perché avevo già deciso di andare in pensione».

Cresciuta, ma non nata, sotto il fascismo Agnese Bergami nel maggio 1946 andò alle urne per scegliere tra la monarchia e repubblica: «In tanti aspettavano il cambiamento, si voleva voltare pagina e così ho votato per la repubblica». I cent’anni pesano anche perché ha perso i suoi figli, tre capitoli tristissimi della sua esistenza: «Santino dopo 10 giorni dalla nascita, la gemella Cati nel 2017 fa a 62 anni, la mia prima figlia Fernanda dieci anni prima, a 55 anni. Avrei preferito vivere vent’anni meno, per non assistere a quanto di più brutto possa capitare a un genitore».

Per i cent’anni della «maestra» Agnese oggi pomeriggio il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Allevi consegnerà a domicilio, a nome dell’Amministrazione di Romano, una pergamena e un mazzo fiori.

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