Stazioni, giro di vite anti baby gang. In arrivo il Nucleo di sicurezza urbana

Il progetto della polizia locale interesserà la Centrale e la Ovest, ma anche il centro e i parchi. Il comandante: «Al timone un ufficiale formato ad hoc».

L’ultimo episodio preoccupante risale a due settimane fa. Un gruppo di 150 giovanissimi, giunti con il treno da Brescia e da Milano dopo un tamtam sui social, si sono ritrovati alla stazione Centrale di Treviglio con l’obiettivo di scorrazzare per la città, tra schiamazzi e alcolici, pensando di essere impuniti perché minorenni e lontani da casa. Ma anche venerdì sera otto minorenni arrivati a Treviglio con il treno si sono azzuffati in centro, spintonandosi in vicolo Municipio per una discussione nata per una banconota da 5 euro sottratta a uno di loro.

Un fenomeno, quello delle cosiddette baby gang che si spostano con i treni, sul quale la polizia locale di Treviglio ha focalizzato l’attenzione e contro il quale il comandante Giovanni Vinciguerra sta mettendo a punto un progetto che prevede l’istituzione di un «Nucleo di sicurezza urbana», che avrà un duplice scopo, preventivo e repressivo: «Sarà guidato da un ufficiale che verrà appositamente formato – spiega Vinciguerra – e avrà come obiettivo, oltre alla due stazioni, Centrale e Ovest, anche il centro cittadino e i parchi. Il tutto avverrà nella massima sinergia con le altre forze dell’ordine che operano in città e con le quali già interveniamo in caso di problematiche come l’arrivo di questi gruppi, anche numericamente nutriti, di ragazzini da fuori Treviglio. Per contrastarne il dilagare teniamo già controllati i social, dove spesso si organizzano per questi raduni, magari invogliati anche da locali pubblici che presentano offerte di consumazioni, come il pagare uno Spritz per berne due, che sono lecite dal punto di vista commerciale ma che creano un problema sociale se richiamano queste situazioni che possono anche degenerare».

Già lunedì 11 ottobre le due stazioni vengono controllate a cadenza settimanale dalla polizia locale, che effettua accertamenti dentro e fuori dalle strutture ferroviarie in stretta sinergia con la polizia ferroviaria, sotto cui ricade la competenza delle stazioni dal punto di vista della sicurezza. A breve i controlli saranno potenziati appunto con l’avvio del «Nucleo di sicurezza urbana» e una serie di controlli più articolati e mirati, con la presenza degli agenti quale prevenzione ai reati più comuni – che possono essere anche i borseggi o lo spaccio di droga, talvolta segnalati proprio in prossimità dei due scali ferroviari – ma anche quale contrasto nel caso si verificassero situazioni di emergenza. Non saranno esclusi da questi controlli i locali pubblici della zona, dove la polizia locale verificherà il rispetto delle regole, a partire da quelle di contrasto alla pandemia da Covid-19. «L’idea che arrivare a Treviglio garantisca a questi gruppi di ragazzini l’impunità perché lontani da casa deve semplicemente scomparire – evidenzia il comandante Vinciguerra –: in città non c’è spazio per questo genere di raduni, che contrasteremo fin dall’origine, ovvero intercettando sui vari canali social tempi e modi di organizzazione». Ma perché proprio Treviglio? Probabilmente il capoluogo della Bassa viene scelto per la sua posizione geografica strategica, al centro della Lombardia e facilmente raggiungibile sia da chi arriva da Milano sia da chi proviene da Brescia.

Ma non ci sono soltanto le baby gang nel mirino: tra le situazioni che il nuovo nucleo della polizia locale intende contrastare si elencano anche i furti delle biciclette, che spesso si registrano proprio nelle aree attorno alle due stazioni, e poi lo spaccio di droga, fenomeno che non pare così radicato – rispetto ad altre simili realtà, in primis la stazione ferroviaria di Bergamo – ma nei confronti del quale la guardia resta comunque alta.

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