Treviglio, in casa e in auto 21 levrieri. Il proprietario: «Nessuna vendita, li regalo»

Continuano da parte dei veterinari dell’Ats e della polizia locale di Treviglio gli accertamenti per stabilire la provenienza e l’eventuale vendita abusiva dei levrieri italiani trovati giovedì nel bilocale di un condominio di Treviglio, accuditi dal proprietario di casa.

Nonostante i 14 animali, 11 dei quali cuccioli, siano stati trovati in buona salute dai veterinari, per l’uomo si prospettano sanzioni salate riferite all’allevamento abusivo senza le condizioni previste dalle legge regionale e al mancato rispetto del regolamento comunale sul benessere degli animali.

Alcuni levrieri si trovavano nei locali al secondo piano della palazzina di via Padova, altri in un’utilitaria, nel cortile condominiale, dove abbiamo incontrato il quarantenne informatico: «Sono veramente sorpreso e anche dispiaciuto che sia stata rivolta esagerata attenzione a questa vicenda – ha detto – e tengo a precisare che i cani sono in auto provvisoriamente perchè li porto poi nell’area di sgambamento. Curo con tanta passione i miei cuccioli e lo dimostra il fatto che i veterinari me li hanno lasciati, perchè appunto sani e tenuti bene». L’uomo spiega il perchè di un numero così elevato e anche le motivazioni che lo spingono a crescerli: «Di solito ne tenevo cinque ma mi è scappata una cucciolata e ora ne ho di più. Non li vendo – ha sottolineato – ma li cresco e poi li cedo gratuitamente, con il solo rimborso delle spese di vaccinazione, ad amici o conoscenti amanti di questa razza. A primavera mi trasferirò in una cascina del piacentino e continuerò a coltivare questa passione».

La polizia locale di Treviglio ha effettuato nei giorni scorsi analoghi controlli in una villa cittadina per la presenza di cuccioli di cane e ad agosto aveva rinvenuto 15 gatti in uno scantinato, ma in quest’ultimo caso si era trattato di accumulo seriale.

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