Crollo dei ghiacciai, -12% in Canada, Usa e Svizzera tra 2001-24

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - I ghiacciai di Canada, Stati Uniti e Svizzera hanno perso il 12% del loro ghiaccio tra il 2001 e il 2024 e la velocità di scioglimento è raddoppiata negli ultimi anni. Un crollo drastico messo in luce dallo studio guidato da Brian Menounos dell'Università della Columbia Britannica Settentrionale e pubblicato su Geophysical Research Letters che sottolinea anche l'impatto negativo avuto dalle polveri in arrivo dal Sahara e da quelle prodotte dagli incendi boschivi.
"Lo scioglimento dei ghiacciai sta semplicemente precipitando a picco - ha detto Menounos e negli ultimi quattro anni hanno perso il doppio del ghiaccio rispetto al decennio precedente. I ghiacciai stanno semplicemente crollando a picco". Affermazioni che arrivano dalle analisi fatte attraverso indagini aeree e osservazioni a terra di tre ghiacciai nel Canada occidentale, quattro ghiacciai nel Pacifico nord-occidentale degli Stati Uniti e 20 ghiacciai in Svizzera, tutti di grande importanza culturale, turistica e come risorsa idrica. Ne è emerso che si sono tutti ridotti in modo drastico e secondo lo studio l'effetto sarebbe stato peggiorato, di circa il 40%, dalla loro ridotta brillantezza, la cosiddetta albedo, ossia la capacità di riflettere la luce solare. Fenomeno che ha visto un picco tra il 2021 e il 2024, in America a causa dei violenti incendi verificatisi in questi ultimi anni, in Svizzera a causa della grande quantità di polveri trasportate dal Sahara dai venti.
Tutte polveri scure che hanno portato i ghiacci ad assorbire più calore del solito aumentandone lo scioglimento. "Le nostre società dovrebbero iniziare seriamente a chiedersi quali saranno le implicazioni future dovute alla perdita di ghiaccio", ha commentato Menounos. "Dobbiamo iniziare a prepararci - ha aggiunto - per quando i ghiacciai del Canada occidentale e degli Stati Uniti saranno scomparsi". (ANSA).

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