La Regione stanzia 250 mila euro
per riaprire la rivierasca del Sebino

Chiusa dal 25 maggio per rocce instabili sopra la strada, i fondi si aggiungono ai 150 mila euro della Provincia

La Provincia di Bergamo, una settimana fa, aveva stimato in «circa 400 mila euro» il costo di un intervento complessivo di messa in sicurezza per il dissesto idrogeologico che a Riva di Solto ha investito la valle Dossolo e per le opere di mitigazione del rischio lungo la strada rivierasca. Il movimento di rocce e massi verificatosi in un bosco posto a più di cento metri di altezza sopra la strada, pur non avendo raggiunto la carreggiata, ha consigliato a Via Tasso di chiudere al traffico, dallo scorso 25 maggio, la strada rivierasca tra Riva di Solto e Tavernola, tagliando così a metà la sponda bergamasca del lago. Proprio la Provincia ha coordinato gli interventi del Comune di Riva di Solto e della Regione Lombardia per trovare una soluzione il prima possibile. «La Provincia – aveva spiegato Mauro Bonomelli, consigliere provinciale con delega alla viabilità e alle infrastrutture – ha già speso o messo a disposizione 150 mila euro; il resto dovrà essere stanziato dagli altri enti».

In linea con tali previsioni, è arrivata la risposta di Regione Lombardia. Ammonta infatti a 250 mila euro lo stanziamento deciso dal Pirellone per il ripristino. I lavori, in buona parte già progettati per un costo complessivo di quasi 415 mila euro, verranno eseguiti con la modalità della somma urgenza. Si tratterà di un lavoro in quattro fasi: le prime serviranno per una messa in sicurezza preventiva e una iniziale riapertura della Sebina, eventualmente a senso alternato. Con le ultime due fasi si completeranno tutti i lavori.

«Benché la strada in questione sia di competenza della Provincia e in parte del Comune di Riva di Solto su cui insiste la frana, abbiamo deciso in via eccezionale di farci carico come Regione di buona parte del costo degli interventi – commenta l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni – In particolare abbiamo ritenuto doveroso venire incontro alle esigenze della popolazione locale, già penalizzata dalla situazione di emergenza sia dal lato sanitario che da quello economico. La strada rivierasca mette infatti in collegamento il basso e l’alto lago d’Iseo, una meta turistica che negli ultimi anni ha conosciuto un vero boom di presenze».

«Regione assicura una volta di più la propria vicinanza alla Bergamasca intervenendo per riportare la normalità sulla strada, facendo uno sforzo significativo che va al di là delle competenze dirette – aggiunge l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi – In questo modo contribuiamo a sanare il prima possibile quella che si configura come una vera e propria ferita del territorio sebino. Ripristinare la viabilità ordinaria su un asse di collegamento così importante come la Sebina occidentale significa dare sollievo all’economia della zona, anche in vista di una ripresa dei flussi turistici». «L’importante è risolvere i problemi – osserva lo stesso Bonomelli – e quindi ribadisco quanto già dichiarato all’inizio dell’emergenza: la gestione della strada è provinciale, i dissesti idrogeologici sono di competenza comunale e regionale». I lavori prevedono la rimozione di tutti i massi in posizione instabile, la demolizione delle parti di roccia di dimensioni maggiori, la discarica del materiale franoso e quindi la posa delle reti in aderenza e di quelle paramassi. Tempi? Nessuno si sbilancia, ma non saranno brevi.n 

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