«Mia figlia a casa, ma non evitateci»
Meningite, in fila per vaccinarsi a Villongo

Vertice tra Ats e sindaci del Basso Sebino: estesa la copertura gratuita nell’ambulatorio di Sarnico per tutti i cittadini della zona fino a 18 anni. È tornata a casa la studentessa 16enne ricoverata al Papa Giovanni per un’infezione da meningococco C.

È il giorno di Santo Stefano. La famiglia, all’ora di pranzo, è a casa, a Villongo. C’è da festeggiare, e non solo perché lo dice il calendario. La mamma della studentessa sedicenne che fino a qualche giorno fa era ricoverata al Papa Giovanni per infezione da meningococco C risponde al telefono con un filo sottile di voce. Ma appena le si chiede della figlia, il tono si fa pimpante. «Sta meglio, fortunatamente. Molto molto meglio. È guarita, è a casa con noi, e l’infezione non ha lasciato alcuno strascico. Certo, non è stata una passeggiata ed è normale che sia ancora un filo debole dopo essere stata ricoverata in ospedale per due settimane circa. Ma è in via di completa guarigione e tornerà presto a scuola. La nostra fortuna? Esserci rivolti immediatamente al medico di base: nonostante i sintomi fossero comuni, febbre e vomito, lui ha fatto subito portare in ospedale mia figlia. La tempestività l’ha salvata».

Alla famiglia dell’allieva dell’istituto Serafino Riva di Sarnico i medici hanno fatto decine di domande. Il tentativo era quello di capire l’origine: capire se l’origine di quell’infezione così aggressiva potesse essere ricondotto a contatti diretti con Veronica Cadei, la studentessa 19enne di Scienze Matematiche – anche lei di Villongo – che per prima, e purtroppo in maniera letale, ha contratto l’infezione. «No, non ci sono mai stati contatti diretti. Nei giorni successivi al ricovero di mia figlia abbiamo saputo che si rincorrevano voci del tutto infondate: lei non ha mai incrociato Veronica, nemmeno al bar dove l’universitaria lavorava, il bar Mikò di Sarnico. Io e mio marito abbiamo frequentato il locale: ma i medici ci hanno spiegato che l’infezione non può essere trasmessa attraverso l’ambiente né tantomeno attraverso terzi. E mia figlia e Veronica non si sono mai incrociate, avevano compagnie diverse».

Così come la giovane allieva del Riva non ha mai avuto contatti diretti, secondo la sua famiglia, nemmeno con il 36enne di Villongo attualmente ricoverato agli Spedali Civili di Brescia e in via di miglioramento: «No, lo escludo in modo categorico – assicura la madre –. Anzi. Anche se non lo conosciamo, in questo momento tutta la mia famiglia sta pregando per lui e per i suoi cari. Sappiamo cosa stanno passando e ci auguriamo possa esserci anche per lui un lieto fine». E mentre l’intera comunità di Villongo spera che anche l’operaio della Oldrati group possa riprendersi, la mamma della giovane ragazza in via di guarigione rivolge un appello alla comunità: «Vorrei che si diffondessero solo informazioni veritiere e verificate e si capisse che l’infezione non si può trasmettere se non con un contatto diretto con la persona malata. Noi abbiamo tutti fatto la profilassi e vedere persone in paese che, per ignoranza, ci evitano o ci scansano è un dispiacere».

Intanto nella mattinata di venerdì 27 dicembre moltissime persone si sono messe in coda a Villongo per farsi vaccinare nell’ambulatorio vaccinale straordinario predisposto da Ats, Regione Lombardia e Comune di Villongo e allestito per in municipio per i cittadini dai 18 ai 50. Sempre in giornata si è tenuto un incontro a Villongo alla presenza del direttore generale Ats, Massimo Giupponi e dei suoi collaboratori in cui è stato confermato che il 36enne ricoverato presso gli Spedali Civili di Brescia sono in costante miglioramento. È stato annunciato anche il potenziamento dell’ambulatorio vaccinale dell’Asst Bergamo Est con sede a Sarnico, dove seguendo il protocollo ordinario possono rivolgersi gratuitamente e previa prenotazione i cittadini di tutti i paesi dell’ambito del Basso Sebino con età compresa tra 11 e 18 anni. A questo ambulatorio possono accedere, negli orari straordinari, i cittadini di Sarnico in età compresa tra 18-50 anni.

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