Parzanica: muro antico abbattuto dalle acque del torrente dei Foppi

Territorio. Il corso d’acqua si è ingrossato dopo la pioggia di domenica 28 agosto. Un residente ha segnalato il fatto, sono in corso accertamenti.

Primi danni della pioggia di domenica notte (28 agosto). La forza dell’acqua caduta in abbondanza e precipitata lungo la valle del Torrente dei Foppi di Parzanica, raggiungendo la foce a lago con una spinta tale da far crollare gran parte dello storico muro a secco della piccola darsena del borgo di Portirone. Vi si accedeva da Parzanica attraverso l’antica mulattiera, utilizzata nel 2021 come strada di emergenza in quanto il paese era isolato a causa della frana del Monte Saresano.

L’allarme di un residente

Ad accorgersi del crollo è stato un residente che ha subito avvisato il Comune, inviando le foto della parte centrale del muro sventrato. Sono rimasti in piedi i due monconi laterali, di cui quello verso lago in bilico, almeno così appare dal sopralluogo sul posto del tecnico comunale Andrea Rossoni e del sindaco Battista Cristinelli. Dai primi rilievi effettuati, la causa più accreditata del crollo pare sia da imputare alla spinta dell’acqua che si è incanalata verso il muro. Fino a domenica il piccolo invaso che raccoglie l’acqua della cascata finale era privo d’acqua. L’invaso ora si è colmato d’acqua e di legna secca trascinata a valle. Dell’accaduto è stata informata l’Autorità di Bacino dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro che ora prenderanno in esame il da farsi.

L’ispezione e i rischi

«La darsena è un segno di identità della storia di questa frazione molto importante in passato per i commerci con i paesi bresciani. Il muro va pertanto ricostruito ed è l’occasione per riqualificare l’area nei cui pressi l’Autorità di bacino anni fa ha realizzato dei pontili di approdo, di recente rinforzati per consentire l’attracco dei battelli in caso di emergenze viarie», afferma Cristinelli. I pontili, che si trovano a pochissima distanza dai muri di una proprietà privata dove insistono alcuni manufatti sono diventati meta di pescatori e di bagnanti. Dall’ispezione sullo stato del muro di sostegno dei manufatti, tecnico e sindaco hanno convenuto sulla necessità di rimuovere le condizioni di pericolo per le persone che frequentano il posto. «Nei prossimi giorni assumeranno gli opportuni provvedimenti», dichiara il primo cittadino, annunciando che a fine settembre i volontari della Protezione civile effettueranno un intervento di pulizia lungo la cascata con l’ausilio di rocciatori.

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