Rubati i cartelli sul sentiero del rifugio Magnolini
«Svitati e portati via: gesto vile»

Erano stati posizionati grazie a un progetto sociale del Cai.

Amara scoperta per i volontari del Cai di Lovere e per gli amanti della montagna, quella pulita, quella rispettosa, quella dello stare bene. I nuovi cartelli segnaletici che erano stati posizionati nei mesi scorsi per rimettere a nuovo le indicazioni lungo i sentieri dell’Alto Sebino, in particolare quelli tra Lovere, Costa Volpino e Bossico, sono stati presi di mira da vandali e ladruncoli: sono spariti quelli verso il rifugio Magnolini. Una decina in tutto i cartelli che qualcuno ha rimosso e che i volontari del Cai hanno dovuto rimpiazzare con i tipici bolli bianchi e rossi tracciati su massi e rocce, sicuramente utili ma meno efficaci rispetto ai cartelli; tuttavia la sezione del Cai non si lascia intimorire e ha già commissionato il rifacimento della segnaletica.

«Nei mesi scorsi, prima che scoppiasse l’emergenza coronavirus - ricostruisce Alvaro Peloni, presidente del Cai Lovere - avevamo avviato e portato a termine l’intervento di sistemazione della cartellonistica, posizionando nuovi pali e cartelli. Una volta terminato il lockdown, abbiamo iniziato a ricevere telefonate di amici ed escursionisti che ci segnalavano la mancanza di indicazioni all’altezza di vari incroci: erano spariti una decina di cartelli, posti all’altezza di tre diversi bivi». L’impressione è che il gesto fosse premeditato: «I cartelli - spiega lo stesso presidente - non erano stati strappati o rotti, ma svitati e portati via. Li abbiamo cercati nei dintorni senza trovarli, segno evidente che qualcuno è salito apposta lungo i nostri sentieri per staccarli e portarseli via».

Per questo il Cai ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri forestali. I cartelli del Cai vengono realizzati sulla base di uno standard nazionale e su di essi sono riportati destinazioni, tempi di percorrenza e nomi delle località: «Sembra un lavoro poco impegnativo - conclude Peloni -, ma in realtà dietro la nostra segnaletica c’è un impegno non indifferente e ci sono delle regole ben precise da rispettare: per scegliere i punti in cui collocare pali e cartelli viene utilizzato un apposito software che consente ai tracciati di essere inseriti nel Catasto nazionale dei sentieri». Per il Cai di Lovere poi questo lavoro si abbina all’impegno sociale del Club Alpino Italiano: «Gli ultimi cartelli, tra cui quelli che sono spariti - rivela Maria Cretti, responsabile sentieri della sezione - li avevamo posizionati insieme ai ragazzi che frequentano il centro psico-sociale dell’alto Sebino e insieme ai loro educatori e assistenti.

Con loro realizziamo ogni anno un piccolo progetto di solidarietà e nei mesi scorsi avevamo effettuato insieme la ricognizione dei sentieri e la posa della nuova segnaletica, resa possibile tra l’altro grazie alla donazione di uno sponsor privato che non ha mai voluto farsi pubblicità». Il Cai di Lovere ha affidato a una azienda trentina il compito di rifare i cartelli mancanti; la ditta scelta è specializzata in questo tipo di produzioni, visto che la segnaletica deve essere realizzata con un materiale multistrato non inquinante e resistente all’acqua. Ma che nulla può contro ladri, vandali e maleducati.

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