Scuola tecnologica, premiato l’Istituto comprensivo «Spada» di Sovere

Il riconoscimento internazionale «Tullio de Mauro». «Risposta efficace all’emergenza».

L’istituto comprensivo «Daniele Spada» di Sovere e il suo dirigente scolastico Salvatore Lentini hanno vinto il premio «Tullio De Mauro» per la categoria «dirigente innovatore» alla decima edizione del Global Junior Challenge, il concorso internazionale ideato dalla fondazione Mondo Digitale, che premia l’uso creativo e innovativo delle tecnologie per l’istruzione e il futuro dei giovani. La decima edizione, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Erickson e il patrocinio di Roma Capitale, è dedicata ai progetti che in emergenza sanitaria sono riusciti a coniugare innovazione e qualità della formazione con l’inclusione, coinvolgendo attivamente anche le famiglie e l’intera comunità educante.

Lentini guida da sette anni l’istituto soverese (da cui dipendono anche i plessi di Pianico e Bossico) dove ha introdotto i principi della «Scuola senza zaino» e delle «Avanguardie educative»: grazie ai progetti collegati a queste metodologie e alla collaborazione del personale docente ha creato «una scuola aperta, senza cattedre e zaini – si legge nella motivazione del premio – organizzata in ambienti di apprendimento e fondata sui principi della comunità, ospitalità, responsabilità e autovalutazione».

Lentini e gli insegnanti «hanno saputo investire su un modello di didattica attiva basato sulla ricerca, l’innovazione tecnologica e la scoperta collaborativa. La dinamicità, la continua sperimentazione e l’approccio inclusivo, oltre a incrementare lo stato di benessere dello studente a scuola, attraendo alunni anche dai territori limitrofi, hanno consentito una risposta immediata ed efficace alle sfide della didattica in emergenza».

«Il livello di orgoglio e soddisfazione per questo riconoscimento – spiega il dirigente Lentini – è enorme per tante ragioni. La prima è perché è legato a un maestro come Tullio de Mauro che, da grande linguista qual era, si è speso per studiare, capire, approfondire l’apporto del digitale al mondo della cultura. La seconda ragione deriva dal fatto che il premio è sostenuto dalla casa editrice Erickson, che in Italia è il punto di riferimento per chiunque a scuola voglia parlare di inclusione, integrazione e innovazione».

All’interno dell’istituto comprensivo di Sovere l’utilizzo dei tablet (che alla secondaria di primo grado hanno consentito di ridurre del 70% i libri cartacei) si integra con molti strumenti educativi e pedagogici per consentire ai ragazzi di utilizzare gli strumenti informatici con piena consapevolezza: «Siamo chiamati alla sfida educativa della cittadinanza digitale perché crediamo che gli strumenti in mano ai nostri figli non debbano avere solo un fine ludico a basso contenuto informativo, ma diventino invece i mezzi attraverso cui diventare adulti dotati delle capacità critiche necessarie a verificare la veridicità delle informazioni e a stabilire la serietà delle fonti in ogni ambito».

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