Via le impalcature: risplende il mausoleo del Sommaruga

SARNICO. In fase finale il restauro del sepolcro monumentale, una delle gemme del liberty della cittadina. Rinvenute delle decorazioni inedite nascoste in nicchie.

Tolte le impalcature, il grandioso sepolcro monumentale a ridosso della collina, nel cimitero di Sarnico di cui ne fa uno scenografico sfondo, è tornato al suo originario splendore. Il mausoleo progettata dall’architetto Giuseppe Sommaruga, edificata nel 1907 dalla famiglia Faccanoni è una delle gemme Liberty della cittadina lacustre. Definita dal Nicoletti come dotata di un fascino sinistro (…) apparente ispirata alla piramide Maya», aveva subito nei mesi scorsi importanti lavori di restauro conservativo delle superfici esterne e del sacello superiore.

Contributo regionale

Soddisfatto del risultato il sindaco Giorgio Bertazzoli: «Siamo vicinissimi alla riconsegna da parte dello “Studio Restauri Formica”, di una delle eccellenze artistiche che hanno contribuito a rendere Sarnico capitale del Liberty. Il monumento, richiedeva un intervento radicale di pulizia per eliminarne la patina biologica provocata da muffe e licheni che il tempo aveva annerito e di opere di integrazione con intonaco e stuccatura delle parti ammalorate. Ringrazio la Regione Lombardia che, attraverso il bando a favore degli interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana, ci ha concesso il contributo di 287mila euro per l’esecuzione del restauro conservativo».

La sorpresa nei loculi

Costruito per lo più con materiali provenienti dalle località vicine: serizzo della val Seriana, ceppo di Brembate, pietra rossa Simona della val Camonica e ovviamente pietra di Sarnico presente nelle due grandi scalinate laterali e nella parte retrostante, il lavoro di restauro ha

riportato al colore naturale i materiali che costituiscono la cortina esterna del mausoleo, che hanno così dato alla costruzione una particolare resa luministica.Nel corso del restauro c’è stata anche un’interessante scoperta. All’interno del loculo funerario del generale Alberico Albricci e della moglie Contessa Vittoria Doix, sono stati rinvenute sulle pareti laterali nelle due nicchie, nascoste da un muro tavolato, delle decorazioni a motivi floreali a graffito, prettamente Liberty; una traccia di come potevano essere in origine, gli ornamenti sulle pareti e sul soffitto del sacello. La particolarità della scoperta, peraltro leggibile nel progetto originale, è che le decorazioni sono state realizzate nel 1907 su disegno dello stesso Sommaruga.

«Libera» anche la torre

E questo non è tutto. Sono state tolte le impalcature anche dalla torre medievale del XII secolo posta in cima al cosiddetto «terài» (terraglio) di via Parigi che scende a lago. Le tre piccole sale, una sopra l’altra, raggiungibili attraverso una rampa di scale in legno dovrebbero essere adibite a spazio espositivo per attività culturali. «Il condizionale è d’obbligo - conclude il sindaco Bertazzoli - perché mi piacerebbe creare all’interno della torretta, un museo Liberty con opere d’arte di valore in comodato d’uso da altri musei ed esporre le tavole dell’architetto Giuseppe Sommaruga custodite nei nostri archivi. Un museo che confermerebbe Sarnico ancor più, capitale italiana del Liberty».

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