Covid, fase Aria finita. A Bergamo vaccinati quasi 60 mila over 80

Giupponi (Ats): «Conclusa la somministrazione per chi si era registrato sul vecchio portale». Altri 7.500 saranno recuperati questo mese.

Un punto fermo nella ondivaga campagna vaccinale è stato messo. Domenica sera (gli ultimi centri a «smontare» sono stati quelli di Chiuduno e Clusone) si è chiusa la serie di Vax-weekend dedicati agli over 80 autosufficienti, che si erano registrati (tra mille difficoltà) tramite il sistema di Aria.

Per Ats Bergamo la missione è compiuta: «Si è conclusa la somministrazione di almeno la prima dose ai 59.500 ultraottantenni che si erano prenotati sul portale di Aria», conferma il direttore generale Massimo Giupponi. Sia quelli che avevano ricevuto l’sms di convocazione sia quelli che invece non erano ancora stati contattati e che hanno deciso di presentarsi comunque. In ogni caso la direttiva è chiara: «Per gli over 80 che non si sono prenotati tramite Aria e che non si sono presentati in questi giorni, è possibile accedere attraverso il nuovo portale di Poste che, come per le altre categorie aperte, permette di scegliere la sede più vicina a casa e la prima data disponibile per il vaccino», è l’invito di Giupponi, per raggiungere il più alto numero possibile di persone fragili.

Il bilancio del weekend

«Il lavoro è andato avanti senza grosse difficoltà – il direttore Giupponi fa il bilancio della V-domenica – sia nella somministrazione delle prime dosi, sia nell’avanzamento delle seconde, sia per vaccinare chi si è autopresentato». Su questo fronte, dopo i disagi di sabato mattina a Mapello, ieri non si sono registrati particolari sovraffollamenti. «Le autocandidature non sono state tantissime, non ci sono stati numeri importanti tali da creare problemi», precisa Giupponi. Per fare degli esempi, negli hub gestiti dall’Asst Bergamo Ovest, si sono autopresentate in tutto 86 persone (49 a Dalmine e 37 a Mapello). Per l’Asst Bergamo Est, 75 autocandidature a Chiuduno, 29 a Clusone e 80 a Rogno. In Fiera a Bergamo, l’Asst Papa Giovanni sabato e domenica ha accolto 250 over 80 autocandidati.

Il sommerso

Se si è quindi recuperata la fetta di popolazione over 80 che dal 15 febbraio scorso aveva usato il portale regionale di Aria (poi abbandonato dallo stesso Pirellone per i disagi creati, passando a Poste) per prenotare il vaccino, Ats conta ora di raggiungere i 7.500 grandi anziani che mancano all’appello. «Gli over 80 sul territorio provinciale sono 67 mila. Se oggi (ieri, ndr) abbiamo concluso almeno la prima dose dei 59.500 che si erano registrati su Aria, ne mancano ancora 7.500», fa i calcoli Giupponi. Fiducioso, però, di ricomprenderli quasi tutti, entro aprile, nei target già attivati. «Sicuramente c’è una quota di over 80 nelle vaccinazioni domiciliari, tra gli estremamente vulnerabili come diabetici e oncologici e nel mondo della disabilità. Se non copriremo tutta la popolazione over 80 del territorio, con queste categorie ci andremo molto vicino – è convinto Giupponi –. Considerato comunque che l’adesione alla campagna vaccinale è su base volontaria». Nelle prossime due settimane, in particolare, si avrà una forte accelerazione delle vaccinazioni domiciliari. «Sono 10.500 le persone individuate in collaborazione con i medici di medicina generale che verranno vaccinate a domicilio – fa il punto il direttore di Ats – grazie alla disponibilità di 230 medici ma anche attraverso le cooperative dell’assistenza domiciliare integrata».

I centri vaccinali

Un fine settimana intenso per gli operatori delle Asst, impegnati nei centri vaccinali per la fase conclusiva delle prime dosi della campagna vaccinale dedicata agli over 80. La copertura delle seconde dosi gli ultraottantenni è prevista entro fine mese come da programmazione regionale. «Venerdì sono state somministrate in Fiera 218 seconde dosi, 102 dosi a San Giovanni Bianco a cui si aggiungono 300 dosi somministrate agli estremamente vulnerabili seguiti dai clinici del Papa Giovanni – snocciola i dati Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni –. Sabato il bilancio registra 198 seconde dosi in Fiera, 156 seconde dosi a San Giovanni bianco, 132 seconde dosi al Presst di S. Omobono che da oggi chiude per lasciare spazio poi al Palazzetto allestito in Valle Imagna per la vaccinazione massiva. Anche sabato sono state 300 le dosi somministrate agli estremamente vulnerabili seguiti dal Papa Giovanni. Oggi (ieri, ndr) in Fiera 216 seconde dosi sono state somministrate e 300 agli estremamente vulnerabili». Con un obiettivo: «Arrivare al 2 maggio avendo vaccinato 10.150 pazienti estremamente vulnerabili che sono seguiti dall’ospedale e quindi convocati attraverso il call center.

A questi numeri vanno sempre aggiunti gli autopresentati over 80 che nel weekend sono stati circa oltre 250, tutti vaccinati con prima dose, e le dosi somministrate dalle unità mobili del Papa Giovanni che, da quando abbiamo iniziato, in piccole strutture sociosanitarie e sociali non in grado di vaccinare in autonomia, hanno somministrato 1.130 vaccini». Anche per Francesco Locati, direttore Asst Bergamo Est, importanti i risultati raggiunti, «insieme alle linee programmate e alla chiamata attiva da parte di nostri operatori appositamente dedicati, rivolta agli over 80 e ai soggetti vulnerabili. Prezioso anche il supporto delle amministrazioni comunali per recuperare i contatti con le persone interessate da questa fase 1ter. Da domani (oggi, ndr) si apre una nuova fase,pur proseguendo la possibilità per i cittadini di prenotarsi, se appartengono ai gruppi già individuati, qualora avessero maturato la scelta di aderire alla vaccinazione. Sono state settimane molto intense: i nostri punti vaccinali non hanno conosciuto sosta con aperture anche a Pasqua e Pasquetta, e con orari prolungati fino alle 20, grazie alla solerzia di tutti i nostri operatori. Impegno che proseguirà con il massimo sforzo, potenziando la nostra offerta nelle sedi di Chiuduno, Clusone, Rogno. La sede intraospedaliera di Alzano, come area protetta, proseguirà, in modo tale da raggiungere al più presto i target prefissati, compatibilmente con l’arrivo dei vassoi di vaccino. C’è grande attesa anche per il monodose J&J, che amplia la disponibilità di prodotti a elevata efficacia».

Soddisfatto anche Peter Assembergs, direttore dell’Asst Bergamo Ovest: «Oggi (ieri, ndr) al Centro commerciale di Mapello, con la predisposizione di adeguati spazi di attesa e per la compilazione dei moduli, con la presenza contemporanea di 9 medici e infermieri nei box vaccinali, si sono evitare code e attese indesiderate. Da una analisi dei dati di sabato si evince che 195 vaccinati e i relativi accompagnatori (quindi circa 380 persone) sono affluite a Mapello da Comuni esterni alla nostra Asst. I “filtri” agli ingressi hanno funzionato. Da oggi Mapello è un centro vaccinale sicuro dove non potranno più ripetersi i disagi. Grazie ancora ai nostri anziani e ai loro accompagnatori. Siamo riusciti a vaccinare tutti grazie anche alla loro pazienza

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