Escursioni in Val Taleggio sulle orme dei «custodi» dei sentieri

Territorio. Il gruppo di volontari è nato due anni fa e ha tracciato 80 chilometri di itinerari con simboli, frecce e cartelli per facilitare la frequentazione della zona. Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 12 gennaio.

È nei momenti di difficoltà che nascono le idee. È un po’ quello che è successo in Val Taleggio due anni fa: è nato così il Gruppo sentieri Valtaleggio. «L’iniziativa ha preso le mosse circa due anni fa – spiega Simone Arrigoni, di Avolasio, frazione di Vedeseta - ci siamo attivati proprio in occasione del lockdown: abbiamo cominciato a girare un po’ di più sui nostri sentieri: un patrimonio notevole, sono circa 80 i chilometri che dei percorsi abbiamo rilevato. Però ci siamo accorti che gli itinerari presentano una scarsa segnaletica. Da qui l’idea di segnarli per bene e farli conoscere anche a chi magari non ci è mai stato».

Collaborazione con il Cai

Al momento il gruppo è composto da cinque persone della valle, 35 anni la media d’età, accomunate dal legame al territorio e dalla volontà di farlo scoprire a chi ci abita e agli escursionisti sempre più numerosi. «Non c’è un presidente del gruppo – continua Arrigoni - perché almeno per ora ci stiamo muovendo in via informale, come gruppo di amici uniti da un obiettivo: io mi occupo di scrivere qualcosa sui social, mentre per le indicazioni territoriali coinvolgiamo anche la gente del posto, a cui chiediamo indicazioni storiche su nomi e tracciati».

Incontri e una mappa

La procedura per mappare i percorsi segue così le direttive del Cai. «Nei vari incroci abbiamo compilato una scheda che ci ha fornito il Cai per il posizionamento delle frecce segnavia (300 quelle che abbiamo fatto stampare), nonché i pali per sostenerle. Tutto è finanziato dal Cai Bergamo: i responsabili sono rimasti colpiti dal nostro entusiasmo e hanno voluto sostenerci, viste anche le nostre risorse finanziarie, pari a zero».

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