Il boato e la montagna frana. A Bracca due famiglie sfollate: fuori casa per almeno un mese - Foto

L’allarme Il distacco martedì pomeriggio 5 aprile e un secondo intorno alle 23.30 della sera: macigni vicino al campo sportivo e sulla strada per l’acquedotto. Due famiglie sfollate.

Un boato a poche decine di metri dal centro del paese. Un pezzo di montagna che frana, l’allarme e due famiglie che vengono sfollate. È successo martedì 5 aprile, nel primo pomeriggio, a poche decine di metri dal centro di Bracca, con un secondo distaccamento alle 23.30. Un pezzo di montagna che sta sopra il paese si è letteralmente staccato precipitando oltre la strada rurale che conduce al bacino dell’acquedotto.

Un boato fortissimo

Il distacco, che ha creato un enorme buco nella parete rocciosa, si è verificato a circa 70-80 metri di altezza. Diverso materiale roccioso è stato frenato dal bosco, altro materiale, in particolare alcuni macigni di diversi metri cubi, sono andati anche oltre la strada, a pochi metri dalle abitazioni di due famiglie. Il boato è stato avvertito in tutto il paese e subito è scattato l’allarme.

Il sindaco: «Per precauzione abbiamo dovuto sfollare due famiglie, per un totale di sette persone, che hanno trovato ospitalità da parenti»

«Sono stato subito avvisato dai concittadini - dice il sindaco Giacomo Gentili - e abbiamo verificato la gravità della situazione. I macigni sono arrivati a pochi metri di distanza dalle case. Per precauzione abbiamo dovuto sfollare due famiglie, per un totale di sei persone, che hanno trovato ospitalità da parenti. Ho avvertito subito il geologo e la Regione di quanto accaduto. Mercoledì mattina interverremo già per valutare la situazione e mettere in sicurezza l’area».

La zona intanto è stato transennata. Oltre alle abitazioni, vicino alla frana - diversi i cubi di materiale che si sono staccati - ci sono il campo sportivo e la postazione per la ricarica delle bici elettriche. La zona è quella in cui solitamente, in autunno, si svolge la tradizionale festa delle castagne.

La mattinata di mercoledì 6 aprile

Sul posto mercoledì mattina i tecnici del Comune e i geologi della Provincia e della Regione con il sindaco di Bracca che sta monitorando la situazione. Le sei persone, due famiglie con due figli, resteranno fuori casa almeno per un mese, dalle prime valutazioni dei tecnici. Il tempo, questo, necessario per la costruzione dei paramassi e per il posizionamento delle reti di protezione. La bonifica della parete inizierà già giovedì 7 aprile.

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