Morto cadendo in bici in un dirupo. Claudio, grande appassionato di montagna e fotografia

Il corpo di Claudio Busi, 41 anni, di Piazza Brembana, trovato in un dirupo dopo una notte di ricerche. Era uscito in mountain bike dopo il lavoro. La camera ardente allestita alla sede del Cai: «Era un grande amico».

Era un grande appassionato di bicicletta, di montagna, di fotografia e di sport all’aria aperta, ed è purtroppo proprio tra le montagne di casa che Claudio Busi ha perso la vita mentre praticava l’attività preferita: escursioni in mountain bike.

È stato ritrovato al termine di una notte di ricerche in territorio di Dossena alle prime luci di ieri, lasciando nello sconforto una comunità intera, quella di Piazza Brembana. La salma è stata ricomposta nella sede del Cai di Piazza Brembana, dove è cresciuto, ed era conosciutissimo. Il papà è vicepresidente di sezione.

L’allarme giovedì sera

L’allarme era partito giovedì sera, per il mancato rientro a casa dell’uomo. L’ultimo contatto alle 18,30 e poi più nulla, fatto che ha preoccupato i famigliari, che hanno denunciato la scomparsa al numero unico di emergenza.

I soccorsi si sono messi in moto: a perlustrare il territorio di Dossena sono arrivati i tecnici del Soccorso alpino e i vigili del fuoco. Fondamentale, nelle ricerche, il contributo della sorella Loredana, che, recuperato un vecchio cellulare del fratello, è riuscita ad accedere alle applicazioni e a individuare la traccia del percorso intrapreso, che portava a poche centinaia di metri dalla vetta del monte Vaccareggio.

Stando alle notizie raccolte e all’analisi dei dati e degli spostamenti, Claudio sarebbe infatti partito per una pedalata direttamente dall’abitazione di Endenna, era poi passato dalla località Lavaggio, sopra l’abitato di Dossena, e infine risalito fino alla cima del monte Vaccareggio. Ecco perché le ricerche hanno interessato la zona, dove, in tarda notte, è stata trovata la bicicletta, lo zaino e infine il caschetto. Un versante duro, quello del monte Vaccareggio, si affaccia sulla Val Parina ed è un’area molto impervia, con pareti di roccia alte parecchie decine di metri. I soccorritori hanno perlustrato l’area boschiva e dei pascoli intorno al luogo del ritrovamento dell’attrezzatura; all’alba di ieri è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso del 118 di Bergamo che ha effettuato una ricognizione alla base delle pareti, una zona difficilmente raggiungibile in altro modo.

Neve e ghiaccio

Il corpo è stato individuato e il personale medico dell’elisoccorso di Bergamo, verricellato a terra, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe precipitato da un punto ricoperto di neve e di ghiaccio per un centinaio di metri, in un dirupo, verso la Val Parina.

Sul posto anche i carabinieri e l’ambulanza della Padana emergenza di stanza a Zogno.

La salma, una volta recuperata, è stata trasferita nella camera mortuaria del cimitero di Dossena.

Claudio Busi aveva 41 anni. Era originario di Piazza Brembana, anche se da qualche tempo viveva a Endenna. Lavorava alla Smi di San Giovanni Bianco, ma spesso e volentieri quando staccava dal lavoro aveva giusto il tempo di cambiarsi e poi partiva per un allenamento in bicicletta.

«Forse tradito da una foto»

«Questa grave perdita ha colpito profondamente la nostra sezione – spiega, ancora incredulo, Battista Stefanoni, presidente della sezione Cai dell’Alta Valle Brembana –. Ci stringiamo compatti attorno alla famiglia, in particolare a papà Luciano. Claudio era un ciclista molto attento, tanto che tutti pensavamo di trovarlo caduto dalla bici, e invece a tradirlo probabilmente è stata la ricerca dello scatto perfetto. Purtroppo per la nostra sezione è un nuovo duro colpo, per una serie di lutti iniziati nel 2019 e il nostro pensiero va anche ai tanti amici che ci hanno lasciato negli ultimi tre anni».

«Claudio era una ciclista attento – continua Stefanoni – era solito fare escursioni, spesso serali, come allenamento, ma anche lunghi tragitti. Il Vaccareggio da un lato ha un versante facile ma dall’altro è estremamente pericoloso: un gesto inconsulto, un imprevisto, il cellulare che rischia di cadere dalle mani, di sicuro è stato un imprevisto di questo genere, perché la bici era appoggiata a terra, e accanto lo zaino».

Claudio aveva iniziato a fare il giro ad anello della zona verso le 12,30, dopo il lavoro. Era in vetta alle 16,30, l’orario del tramonto, classico scatto di quelli che lo appassionavano tanto.

La camera ardente è stata allestita nella sede del Cai a Piazza Brembana. «Era un nostro grandissimo amico – spiega il presidente – siamo stati tutti concordi nell’offrire la nostra sede». I funerali saranno celebrati lunedì alle 14,30 a Piazza Brembana. La scomparsa di Claudio Busi lascia nel dolore papà Luciano, mamma Carla, volontaria al don Palla, e la sorella Loredana.

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